Le indagini sull’omicidio di Pierina Paganelli non hanno toccato ancora un punto di svolta e gli accertamenti degli inquirenti puntano a restringere il campo sul contesto in cui è maturato il delitto. La 78enne è stata uccisa con 29 coltellate nell’area garage sotterranea del condominio di via del Ciclamino a Rimini, il 3 ottobre scorso, mentre faceva ritorno a casa da un incontro religioso dei Testimoni di Geova. Il cadavere è stato ritrovato la mattina seguente, intorno alle 8, dalla moglie del figlio, Manuela Bianchi, nuora finita al centro delle attenzioni investigative, insieme al fratello Loris Bianchi e al vicino di casa Louis Dassilva, a caccia di elementi che consentano di inquadrare un movente dietro l’assassinio. Nessuno dei tre è indagato, ma si sonda il tessuto di relazioni e di presunti attriti a margine della crisi coniugale che avrebbe portato la nuora di Pierina Paganelli ad allontanarsi dal marito, nei mesi precedenti, nello spettro di una relazione clandestina con Dassilva.
Pierina Paganelli sapeva di quel legame sentimentale tra Manuela Bianchi e quest’ultimo? Secondo il fratello della nuora della vittima, Loris Bianchi, l’anziana avrebbe sospettato qualcosa ma non conosceva l’identità del presunto amante. Avrebbe ipotizzato un rapporto extraconiugale con un uomo “ricco e con figli”, ma non certo con Louis Dassilva. Il giorno seguente alla morte di Pierina Paganelli, sarebbe stata prevista una riunione del “comitato giudiziario” degli anziani del gruppo locale dei Testimoni di Geova per parlare della situazione di Manuela Bianchi, ma lei esclude che si trattasse di un incontro relativo alla sua storia con Louis Dassilva e alla eventuale espulsione che avrebbe comportato l’adulterio. Un testimone di Geova, intervistato da un’inviata della trasmissione Ore 14, non esclude però che Pierina Paganelli potesse aver detto al “comitato” che sua nuora tradiva il marito.
Pierina Paganelli: le parole di un testimone di Geova dopo il delitto
Intervistato davanti alle telecamere del programma condotto da Milo Infante, il testimone di Geova, rimasto anonimo, ha parlato degli eventuali esiti che un caso di adulterio innescherebbe in seno alla congregazione per il soggetto che si “macchia” di una simile colpa. Non esclude che la relazione extraconiugale di Manuela Bianchi potesse essere oggetto di valutazione da parte dei “saggi” del gruppo e ritiene possibile, al 99%, che la stessa sarebbe stata “disassociata”, cioè allontanata definitivamente, per aver disatteso il suo impegno verso il coniuge e la famiglia.
“Non so se Pierina Paganelli ha parlato con lei per chiederle di ammettere tutto, né se è stata Pierina a dirglielo. Non possiamo sapere questo. Certo, se è andata a portare delle prove (alla congregazione, ndr), se ha detto determinate cose… Sarebbe molto più facile se invece di usare il segreto confessionale collaborassero con la giustizia e dicessero le cose come sono andate“. L’uomo si riferisce alla condotta degli appartenenti al “consiglio dei saggi” che, interpellati nell’ambito dell’inchiesta sul caso Paganelli come persone informate sui fatti, avrebbero scelto di opporre il silenzio del segreto ministeriale alle domande degli inquirenti.