Chi ha ucciso Pierina Paganelli? È la domanda numero uno sul tavolo di chi indaga dopo il ritrovamento del corpo della 78enne, uccisa a coltellate a Rimini e scoperta senza vita nel garage di un condominio di via del Ciclamino il 4 ottobre scorso dalla nuora. Mentre le indagini sull‘omicidio proseguono a ritmo serrato, vagliando anche la pista familiare, una parte dell’attenzione si concentra su un altro gravissimo episodio risalente a pochi mesi fa quando il figlio della vittima fu coinvolto in un incidente definito “misterioso” che lo avrebbe visto finire in coma e costretto a un ricovero ancora in corso. L’ipotesi sinistra è che i due eventi siano collegati: il delitto dell’anziana e quanto accaduto in precedenza al figlio sono il frutto dell’azione di un unico responsabile?
È questo il secondo, terribile interrogativo che si affaccia prepotentemente nella storia di Pierina Paganelli e che è parte di un servizio di Chi l’ha visto? sul giallo. Secondo la testimonianza di alcuni vicini di casa, il figlio di Pierina Paganelli sarebbe stato “malmenato”, massacrato di botte per un movente ancora ignoto e inizialmente creduto vittima di una caduta a poche centinaia di metri da casa. Non si tratterebbe di un incidente, secondo chi conosce la famiglia, ma di una brutale aggressione costata diverse lesioni gravi all’uomo tra cui molteplici fratture al cranio.
L’ipotesi di un legame tra l’omicidio di Pierina Paganelli e l’incidente del figlio
Il cadavere di Pierina Paganelli sarebbe stato trovato il 4 ottobre scorso dalla nuora, moglie del figlio coinvolto nell’incidente del 7 maggio precedente a pochi passi dalla sua abitazione. L’inchiesta sull’omicidio dell’anziana, alla luce delle testimonianze dei vicini su quanto accaduto all’uomo, dovranno valutare la sussistenza di un eventuale collegamento tra i due fatti. Un’ipotesi, quella di un unico aggressore in azione, che avrebbe assunto contorni sempre più significativi nella narrazione di una storia ancora in gran parte avvolta nel mistero.
Questo il racconto di una vicina di casa ai microfoni di Ore 14: “Una domenica abbiamo saputo che il figlio aveva avuto un incidente gravissimo. All’inizio si pensava che fosse caduto nel fosso a 50 metri dal nostro comprensorio, invece dopo si è venuto a sapere che l’avevano malmenato, fracassato il viso, e la testa praticamente. Bicicletta illesa, casco illeso, lui nessun graffio in tutto il corpo. È entrato in coma, c’è stato credo circa 3 mesi. Non è più quello di una volta, non si ricorda più neanche del cane che ha. Tutti qui hanno un po’ collegato le due cose, tra l’incidente del figlio e l’omicidio della sua mamma. La gente ha paura, tutti abbiamo paura qui perché non ci aspettavamo un episodio del genere“. Occhi puntati anche su una telefonata anonima che sarebbe arrivata alla sorella della vittima poche ore dopo il delitto, dal contenuto allarmante: “Ora tocca a te“.