La vicina di casa di Pierina Paganelli, Valeria Bartolucci, ha rilasciato una lunga intervista a Chi l’ha visto? nella quale sono esposti tutti i suoi dubbi sulla buona fede della nuora della vittima, Manuela Bianchi, e del fratello Loris. La seconda parte delle dichiarazioni viene trasmessa nella puntata del 22 maggio, dopo il precedente servizio in cui la donna ha rivelato alcuni particolari su fatti che sarebbero accaduti prima e dopo l’omicidio.
Chi ha ucciso Pierina Paganelli nei garage sotterranei del palazzo di via del Ciclamino a Rimini, il 3 ottobre scorso, è ancora un mistero. Valeria, Manuela e Loris sono tre dei quattro soggetti attenzionati e mai indagati nell’alveo dell’inchiesta sul caso Paganelli. Il quarto è Louis Dassilva, marito della Bartolucci ed ex amante della nuora della 78enne. La moglie continua a difenderlo nonostante sia stata tradita, convinta che nulla abbia a che fare con il delitto e anzi, che qualcuno stia tentando di incastrarlo a responsabilità che non gli appartengono.
Omicidio Pierina Paganelli, Manuela e Loris Bianchi al centro del racconto di Valeria Bartolucci
Nella precedente puntata di Chi l’ha visto?, Valeria Bartolucci ha svelato di cercare ancora risposte ad alcuni episodi singolari che sarebbero avvenuti prima e dopo l’omicidio di Pierina Paganelli e che riguarderebbero da vicino Manuela Bianchi, nuora dell’anziana uccisa in via del Ciclamino. Tra gli interrogativi che continuano a mordere i dubbi della vicina di casa, quello sul perché Manuela avrebbe portato via dall’ospedale gli indumenti del marito di Valeria, Louis, mentre lo medicavano a seguito dell’incidente in moto in cui sarebbe stato coinvolto il giorno prima del delitto di Pierina Paganelli. Vestiti che erano ancora sporchi di sangue e che avrebbe detto di aver preso solo per lavarli.
C’è poi il nodo dei soldi che la stessa Manuela Bianchi ha consegnato al Dassilva – si parla di circa 2mila euro in contanti che, a suo dire, avrebbe dato all’amante affinché li custodisse perché temeva un pignoramento – e della cui consegna la stessa Bartolucci non era stata informata. Nel giallo di via del Ciclamino è apparso da subito centrale, sebbene mai indagato, un altro soggetto che ha occupato gran parte della narrazione iniziale sulla vicenda attraverso decine di interviste e dichiarazioni in tv. Si tratta di Loris Bianchi, fratello della nuora di Pierina Paganelli e unico, dei quattro attenzionati, a non risiedere in quel condominio. La notte in cui Pierina Paganelli è stata uccisa, si trovava in quel palazzo e precisamente a casa della sorella Manuela. Sarebbe andato via poco prima del delitto, ma secondo Valeria Bartolucci qualcosa nel suo racconto non quadrerebbe. Ad accendere la sua attenzione su Loris, una frase che lo stesso ha pronunciato poco dopo il ritrovamento del cadavere e che, ancora oggi, le suona come inquietante: “Giustizia è fatta“. Loris Bianchi aveva ammesso di averla detta, sostenendo però di aver usato quelle parole soltanto come “esca” per scovare l’assassino di Pierina Paganelli: “L’ho detto per fingermi complice – aveva dichiarato l’uomo proprio su quell’uscita infelice –. Ho iniziato a sospettare un po’ di tutti e, senza andare a dire direttamente ‘Sei stato tu?’, ho provato a dire una frase tipo ‘da complice’ perché volevo un feedback da parte delle altre persone. La frase è molto pesante, ma nel mio cervello, in quel momento lì, mi poteva dare una risposta vedendo una reazione delle persone a cui l’ho detta“.