Oggi si è chiusa l’udienza di conferimento dell’incarico per gli accertamenti irripetibili sul caso di Pierina Paganelli: la pensionata 78enne uccisa con una serie di fendenti lo scorso ottobre sulla porta della sua abitazione a Rimini dopo essere rientrata da un’adunata dei Testimoni di Geova a cui apparteneva. Il quadro indiziario per ora non è assolutamente chiaro e gli inquirenti sembrano puntare tutto sul nome di Louis Dassilva, il vicino di casa di Pierina Paganelli che – si suppone – intratteneva una relazione extraconiugale con la nuora della pensionata brutalmente uccisa e contro il quale per ora non ci sarebbero indizi chiari: proprio a questo serviranno gli accertamenti irripetibili che citavamo prima e che permetteranno di confrontare il poco Dna trovato sul corpo della donna con quello dell’unico indagato.



Resta nel frattempo l’enorme – ma parzialmente irrilevante, almeno ai fini del quadro inquisitorio – dubbio sull’eventuale movente di Louis Dassilva, soprattutto a fronte della brutalità del reato, motivato da un fervente odio provato dal killer nei confronti della vittima. Tra Louis Dassilva e Pierina Paganelli l’unico collegamento era la presunta tresca amorosa con la nuora: la donna avrebbe scoperto la relazione, ma non sembra che sapesse che l’uomo è Louis Dessilva; tanto che in una telefonata ascoltata da Valeria (la moglie dell’indagato) parlava di un uomo ricco e con figli.



I legali della famiglia di Pierina Paganelli: “Convinti che Manuela Bianchi non abbia responsabilità”

Tornando ad oggi, alla conclusione dell’udienza per il conferimento degli accertamenti la redazione di Ore 14 – il programma condotto da Milo Infante su Rai 2 – ha intercettato i legali dei familiari di Pierina Paganelli che ci hanno tenuto a mettere in chiaro fin da subito che gli accertamenti stanno procedendo “con le massime garanzie e in maniera accurata, per arrivare ad una verità incontrovertibile” che non tenga solo in considerazione l’eventuale colpevolezza di Louis Dassilva; mentre interpellati sull’ipotesi di una responsabilità nella morte di Pierina Paganelli da parte di Manuela Bianchi – la nuora protagonista della presunta tresca – confermano che “nessuno dei familiari riuscirebbe a credere che sia capace di quel gesto, l’abbiamo detto il primo giorno e continuiamo a dirlo”.



Intercettato anche Emiliano Giardina – indicato dalla Procura come perito super partes nelle indagini – che conferma che l’avvio delle analisi è previsto “per l’11 luglio”, ma senza dare particolari indiscrezioni sulla fine delle indagini: “Molto dipenderà – spiega – non solo dal tipo di analisi, ma anche dai risultati”. Chiudendo su quello che accadrà nei prossimi giorni il perito spiega che verrà valutato “lo stato di conservazione dei reperti” trovati in casa di Pierina Paganelli, per poi “estrapolarne l’eventuale materiale genetico” e confrontarlo con quello di Louis Dassilva. “Abbiamo molto lavoro da fare – sottolinea ancora Giardina – e lo faremo con responsabilità, condividendo l’operato con i periti di parte”.