Pierluigi Bersani, ex ministro è intervenuto nella serata di ieri all’interno della trasmissione “Dimartedì”, in onda su La 7, facendo una panoramica della situazione politica attuale nel nostro Paese: “Non vedo che ci sia un problema esistenziale o di crisi per questo Governo. Vedo piuttosto, ancora una volta, che questo Direttivo trasmette un’impressione di stabilità. Conte, Speranza e Gualtieri stanno tenendo insieme un qualcosa di non ancora ben risolto. Secondo il politico, la maggioranza “non comprende fino in fondo la storia italiana. Quando forze democratiche prossime non riescono a capire di avere un progetto in comune, tirano la volata alla Destra. Sia dentro ai 5 Stelle che al PD ci sono attualmente personalità che non si rassegnano e che coltivano una volontà di rendere provvisoria questa cosa.



PIERLUIGI BERSANI: “AL REFERENDUM VOTO SÌ”

Successivamente, Pierluigi Bersani si è lanciato in una disamina fra Destra e Sinistra: “Dove finisce la Sinistra larga, larghissima, plurale, c’è la Destra. Questa è l’Italia. Non ci sono in mezzo i liberali, come non ci sono negli Stati Uniti d’America o in Inghilterra. Il mondo sta componendo due campi. Prendiamo come esempio il Coronavirus: la Destra è semi-negazionista, la Sinistra no. Sul cambiamento climatico idem come sopra: Destra negazionista, Sinistra no”. L’intervento di Bersani si è concluso con un riferimento al Referendum in programma il 20 e 21 settembre: “In casa mia la gente voterà no. Io, invece, voterò sì. Quando c’è un cambiamento ragionevole, non lo si può lasciare in mano alla demagogia, non può essere quest’ultima a dire che bisogna cambiare. È il riformismo, è il progressismo che devono riuscire a cambiare. Abbiamo sempre pensato che ci volesse più autorevolezza in Parlamento. Non è uno sfregio alla Costituzione. Stiamo parlando però di quella del 1963, non di quella del 1948″.



Leggi anche

Vasco Rossi vs Matteo Salvini su Codice della strada/ La replica: "Serve a salvare vite", interviene Al Bano