Pierluigi Diaco ricorda Nadia Toffa a “Io e te”. Lo aveva già fatto nei giorni scorsi, ma il conduttore ha deciso di tornare sulla morte della collega. «Nel corso di questi giorni mi è capitato di leggere delle riflessioni molto gratuite. Oltre a sincere parole di cordoglio… – si ferma e poi prosegue – Mi sono scritto un appunto perché voglio usare le parole in maniera misurata su questo argomento». Il riferimento di Diaco è all’ondata di odio che ha travolto la giornalista bresciana anche dopo la sua morte. «Sui media e sui social purtroppo si è svolto un insopportabile e incivile dibattito sull’opportunità o meno di vivere pubblicamente il dolore». In questo caso, forse, Diaco si riferisce alla polemica che ha travolto alcune conduttrici – da Barbara d’Urso a Ilary Blasi e Alessia Marcuzzi – perché non hanno partecipato ai funerali di Nadia Toffa. «Noi riteniamo che non sia giusto esprimere giudizi e dare pagelle su come affrontare la sofferenza».
PIERLUIGI DIACO RICORDA NADIA TOFFA A “IO E TE”
Pierluigi Diaco a “Io e te” ha voluto ricordare nuovamente Nadia Toffa, ma con l’aiuto delle parole che Renato Zero ha dedicato alla conduttrice de “Le Iene”. E poi ha confessato di aver ritrovato un carteggio di varie conversazioni intercorse tra lui e la giornalista bresciana nell’ultimo anno. «È molto difficile per me parlarvene», ammette il conduttore del programma di Raiuno. E infatti è molto emozionato nel parlare col pubblico di Nadia Toffa. Diaco ha spiegato di essersi confrontato spesso con Nadia Toffa: «Era molto delusa dai messaggi che riceveva da alcuni scellerati senza cuore che offendevano la dignità di chi aveva deciso di condividere la malattia». Diaco ha confessato di aver suggerito alla collega di non rispondere perché riteneva che così avrebbe alimentato la polemica, ma Nadia Toffa non era d’accordo con lui. «Me lo disse con sicurezza. Lei voleva che le sue pagine social fossero pulite». E oggi allora le manda un messaggio: «Mi sento di chiederle scusa per non aver capito che quel suo grido di dolore era un modo per abbracciare la vita. E quindi grazie Nadia».