Pierluigi Diaco e il marito Alessio Orsingher: il ricordo del primo incontro

Con il ritorno dei grandi programmi del piccolo schermo, e con una nuova stagione televisiva ormai alle porte, anche Pierluigi Diaco si prepara a riabbracciare il suo pubblico. Da lunedì 9 settembre 2024 il conduttore sarà al timone della nuova edizione di BellaMa’ su Rai 2, con un cast ricco di sorprese. Tra queste Giacomo Bettarini, figlio di Simona Ventura e Stefano Bettarini, che si aggregherà alla Generazione Z in studio; scelta che il conduttore, in una lunga intervista a Chi, ha difeso dalle critiche per aver puntato su un “figlio di”.



Ma, tra le dichiarazioni rilasciate al settimanale, Diaco si è sbilanciato anche sul fronte amoroso parlando apertamente della sua storia d’amore con il marito Alessio Orsingher, anch’egli giornalista e conduttore televisivo e con cui si è unito civilmente nel novembre 2017. “Ci siamo conosciuti a una festa – racconta, ricordando il loro primo incontro – poi il giorno dopo io partivo per la Sardegna, quindi, non ci siamo più visti per un mese, ci siamo scritti molto, nel frattempo. Una volta rientrato, il 29 agosto, ci siamo ritrovati per la prima volta. Io uscivo fuori da una storia…“.



Pierluigi Diaco: “Alessio mi ha preso per mano e…

Pierluigi Diaco, poco avvezzo a parlare della sua sfera personale, nel corso dell’intervista a Chi si sbilancia spiegando come il marito Alessio Orsingher abbia stravolto, oltre alla sua vita, anche la sua concezione della parola “amore”: “Alessio ha destrutturato tutte le mie convinzioni sui sentimenti, nel senso che, innanzitutto, mi ha veramente insegnato che cos’è l’amore, ha messo in crisi la mia parte più seduttiva, fanatica“.

Così il conduttore di BellaMa’ ha rivalutato il concetto di amore grazie alla relazione intrecciata con il marito: “Il fatto è che ho sempre alimentato la mia seduzione, ho sempre pensato che il sentimento dell’amore fosse legato alla conquista, non mi sono mai fermato per costruire, per rendere solido un rapporto. Alessio mi ha preso per mano, mi ha portato in un territorio che non conoscevo, di cui ero ignaro, e giorno dopo giorno mi ha fatto capire non solo quanto fosse bello costruire uno spazio, ma anche un territorio sentimentale comune”.