Piero Angela ha piena fiducia negli esperti ed è sicuro che non sia necessario che gli italiani cambino vita nonostante l’emergenza Coronavirus. Il divulgatore scientifico ha scelto di approfondire il tema a mezzo social, approfittando della pagina ufficiale del suo programma di punta, Super Quark. “Sono fiducioso che questa cosa venga contenuta”, ha sottolineato, “ma prima di tutto bisogna contenere l’epidemia”. 11 minuti di spiegazioni in cui Angela spazia dalle dimensioni del Covid-10, “un centinaio di volte più piccolo”, rispetto ai “4,5 milioni di globuli rossi per millimetro cubo” che ha ciascun individuo, fino al perchè questo particolare virus sia così aggressivo. “Un virus non può riprodursi da solo”, dice, “per replicarsi fa un po’ come Alien”. Durante la recente ospitata a Porta a Porta, Angela è intervenuto per rassicurare i concittadini con quanto sta accadendo anche nelle regioni più colpite dalla pandemia. “L’Italia ha dimostrato di saper guarire persone ammalate”, ha ricordato, “e ha preso misure drastiche per fermare il Coronavirus, dunque paradossalmente è un Paese più sicuro degli altri e non il più a rischio”. Una delle manovre per aumentare la sicurezza riguarda tra l’altro l’aver contenuto il contagio grazie alla chiusura di scuole, chiese e università. “L’Italia ha dimostrato non solo di essere capace di guarire i pazienti affetti da Coronavirus”, ha continuato, “compresi dei cinesi che sono venuti a Roma e che stavano molto male, e questo significa che c’è n’eccellenza sanitaria, ma ha preso anche delle misure drastiche che nessun Paese ha mai preso”. Clicca qui per guardare il video di Piero Angela



PIERO ANGELA A CHE TEMPO CHE FA PER PARLARE DEL CORONAVIRUS

Piero Angela ha vissuto sulla propria pelle che cosa vuol dire trovarsi in piena emergenza sanitaria. “Mia madre, da ragazza, subito dopo la Prima Guerra Mondiale, si ammalò di Spagnola, la terribile influenza che avrebbe fatto milioni di morti. Ma lei fu tra coloro che guarirono”, ha detto a La Repubblica. Adesso non si parla più di spagnola ma di Coronavirus, ma secondo il divulgatore scientifico è la reazione delle persone, il panico e la paura in molti, a non essere diverso. “Questa è un’epidemia seria”, ha aggiunto, “ma in attesa del vaccino le cure ci sono e funzionano. Bisogna evitare le fake news che drammatizzano”. Oggi, domenica 1 marzo 2020, Piero Angela sarà ospite di Che tempo che fa per parlare ancora di Coronavirus e per aggiornare tutti i cittadini sulla pandemia in corso. “La scienza non è come la politica, dove tutti dicono la propria cosa e hanno tutto il diritto di dirla”, ha detto invece a Treviso Today in occasione del premio Fuoriclasse della distilleria Castagner ricevuto lo scorso mese a Vazzola. “Nella scienza si possono dire le cose che si sono provate, quindi c’è un controllo, una serie di tornelli da superare”, continua, “questa è la bellezza e la forza della scienza perchè diventa poi intersoggettiva”. In merito al virus, Angela ha ricordato come in realtà l’umanità, fin dai tempi più antichi, è sempre stata afflitta da virus. “Molto più in passato di oggi”, ha detto, “malgrado una volta non ci si spostava molto […]. Dobbiamo stare molto attenti. Quello che sta succedendo in Cina sembra esagerato, ma con il senno di poi bisogna giudicare. Perchè con quella roba lì non bisogna scherzare troppo”.

Leggi anche

I NUMERI/ Covid, gli italiani promuovono medici (42%) e famiglia (55%), bocciano tv ( 13,6%) e Ue (21%)Covid, aumento casi variante Xec in Italia: il nuovo sintomo? Perdita di appetito e...