Piero Angela ha lasciato un vuoto incolmabile nel mondo della divulgazione e della tv

Da quando Piero Angela ci ha lasciati, il 13 agosto 2022 all’età di 93 anni, un pezzo di televisione e di ricordi se ne sono andati per sempre. Ha contribuito a formare intere generazioni con il suo celebre programma tv Super Quark, dove con grande chiarezza espositiva condivideva il suo sapere. Documentari, interviste e spiegazioni estremamente comprensibili: così Piero Angela è diventato idolo di un’intera popolazione che lo ha seguito appassionatamente per anni. Molteplici le sue pubblicazioni a carattere scientifico, così come i riconoscimenti ricevuti in carriera. Dopo la sua scomparsa si sono rapidamente decuplicati gli attestati di stima nei suoi confronti, anche e soprattutto dal mondo della scienza e dello spettacolo.



La divulgatrice Barbara Gallavotti, ad esempio, ha speso parole al miele per il mitico Alberto Angela. “Mi ha trasmesso il suo enorme rispetto per il pubblico. Non ha mai pensato che una sola persona che lo seguisse non fosse abbastanza colta, perché per lui il discrimine non era la cultura, ma la curiosità. Il suo grande pubblico era eterogeneo, ma chiunque seguiva le sue trasmissioni era spinto dalla curiosità e a me ha insegnato a soddisfare queste curiosità, abbattendo la barriera che poteva rappresentare un linguaggio troppo tecnico e ostico“, ha raccontato in una intervista riportata da Libero.

Piero Angela, il ricordo commosso di Francesco Gabbani

Tra i ricordi più commuoventi di Piero Angela, c’è anche quello di Francesco Gabbani. Il cantante toscano, conduttore di Ci vuole un fiore, ha ricordato che l’ultimo intervento televisivo del divulgatore fu proprio durante il suo programma. “Fu il suo ultimo intervento televisivo, un regalo che ci ha fatto prima di morire”, il ricordo commosso di Gabbani. Evidentemente Piero Angela si sentiva in armonia coi temi di Ci Vuole un Fiore, una trasmissione che da sempre sposa un approccio sostenibile.

“Il rispetto dell’armonia della vita non nasce perché qualcuno ce lo impone, ma da una presa di coscienza, è una scelta. Ora faccio docce più brevi. Ho ridotto i minuti e lo spreco d’acqua. Uno non ci pensa perché la doccia è un momento piacevole e rilassante, invece il tempo passa e l’acqua scorre”, ha raccontato Francesco Gabbani.