Piero Angela, il padre di Alberto Angela, è stato un giornalista, conduttore e divulgatore scientifico considerato il patriarca della divulgazione italiana. Lo scorso 13 agosto 2022 il divulgatore e saggista è morto all’età di 93 anni. A darne il triste annuncio il figlio Alberto Angela che ha scritto “Buon viaggio papà”. Poco dopo la morte è stato condiviso un lungo messaggio scritto proprio da Piero Angela e indirizzato ai lettori, ascoltatori e spettatori: “cari amici, mi spiace non essere più con voi dopo 70 anni assieme. Ma anche la natura ha i suoi ritmi. Sono stati anni per me molto stimolanti che mi hanno portato a conoscere il mondo e la natura umana”. Non solo, il conduttore ha aggiunto: “soprattutto ho avuto la fortuna di conoscere gente che mi ha aiutato a realizzare quello che ogni uomo vorrebbe scoprire. Grazie alla scienza e a un metodo che permette di affrontare i problemi in modo razionale ma al tempo stesso umano”.



Il patriarca della divulgazione scientifica ha parlato anche della sua malattia. “malgrado una lunga malattia sono riuscito a portare a termine tutte le mie trasmissioni e i miei progetti (persino una piccola soddisfazione: un disco di jazz al pianoforte…). Ma anche, sedici puntate dedicate alla scuola sui problemi dell’ambiente e dell’energia”.

Piero Angela e il successo di Super Quark

Nonostante la malattia e l’età, Piero Angela non si è mai tirato indietro portando a termine anche l’ultima stagione di Super Quark, il programma di informazione più amato e seguito dal pubblico italiano. ” È stata un’avventura straordinaria, vissuta intensamente e resa possibile grazie alla collaborazione di un grande gruppo di autori, collaboratori, tecnici e scienziati” – ha scritto il divulgatore che ha concluso dicendo – “a mia volta, ho cercato di raccontare quello che ho imparato. Carissimi tutti, penso di aver fatto la mia parte. Cercate di fare anche voi la vostra per questo nostro difficile Paese”.

In occasione dei funerali, il figlio Alberto Angela ha voluto dedicare un messaggio all’amato papà: “le persone vanno via ma il sentimento rimane, si trasmette nel tempo trasformandosi in valore e i valori restano in eterno. L’ultimo insegnamento mio padre me l’ha fatto non con le parole ma con l’esempio, mi ha insegnato in questi giorni a non aver paura della morte: la più grande paura dell’essere umano lui l’ha attraversata con una serenità che mi ha colpito. Per me continuerà a vivere attraverso i libri, le trasmissioni, i dischi jazz, ma anche in tutti quei ragazzi che hanno speranza nel futuro e cercano l’eccellenza, nei ricercatori che cercano di andare a meta nonostante tutte le difficoltà, in tutte le persone che cercano di unire e non di disunire, nelle persone che cercano la curiosità e le bellezze della natura, quelle che cercano di assaporare la vita. L’eredità che lascia a tutti noi è importante, ed è un’eredità non fisica o di lavoro, ma di atteggiamento nella vita: quello che ci ha detto come ultima cosa è stato ‘Anche voi fate la vostra parte’. E io cercherò di fare la mia”.