Tra passato, presente e futuro: Piero Angela a 360° nella lunga intervista rilasciata ai microfoni del Corriere della Sera. Il celebre divulgatore ha parlato dei 40 anni di Quark, partito in seconda serata con un ottimo successo. «La cosa che mi gratifica di più è avere inciso nella formazione dei ragazzi. Quando ancora giravo per le scuole, in tantissimi mi dicevano: “Sono cresciuto a pane e Quark”, “Ho scelto la facoltà scientifica dopo aver letto un suo libro”, “Mi sono appassionato alla materia guardando il programma”. Con il pubblico si è creato un rapporto speciale», il suo orgoglio.



Piero Angela ha poi parlato della genesi del programma: «Lo proposi io e con un po’ di scetticismo mi dissero di farlo: temevano che non avrebbe fatto grandi ascolti. Ma io, che da qualche anno facevo documentari, avevo voglia di misurarmi in un progetto di respiro più ampio».

PIERO ANGELA: “ORA UNA NUOVA SERIE SULL’AMORE”

Piero Angela ha poi ripercorso la storia di Quark, ricordando le difficoltà tecniche incontrate durante il percorso, legate a tutte le cose nuove inventate da lui e dagli autori in ogni puntata. E il divulgatore 92enne guarda al futuro: «Festeggiamento per Quark? No, però stiamo già pensando a una nuova serie di Superquark+, che è ancora tutta da registrare: dieci puntate sull’amore, dall’innamoramento alla gelosia al tradimento alla sessualità». Piero Angela ha aggiunto: «Ci salverà l’amore o la scienza? Diciamo tutte e due. Il nostro problema attuale è quello dell’energia, che fa girare tutto quello che vediamo, ma al tempo stesso avvelena l’atmosfera. L’amore, invece, scende dall’atmosfera e tiene in vita le persone. Mica solo l’innamoramento, anche la solidità dei rapporti».



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