Piero Angela, noto e apprezzato divulgatore scientifico, è intervenuto nella mattinata di oggi, martedì 13 luglio 2021, ai microfoni della trasmissione di Rai Uno “Dedicato”, condotta da Serena Autieri e Gigi Marzullo. Il celebre volto televisivo ha dapprima commentato la vittoria degli Europei 2020 da parte dell’Italia, sottolineando che questo successo significa tantissimo per tutti gli italiani: “Sono rimasto attaccato alla televisione e ho sofferto come tutti – ha confessato –. Poi, finalmente, c’è stata l’esplosione di gioia”.
Tuttavia, c’è un “però”: “L’Italia dovrebbe fare gol anche nell’economia, nella scuola, nel merito. Vedo in continuazione gente che si lamenta, ma costruire è quello che conta. Dobbiamo sventolare la bandiera anche quando ci sono persone che fanno cose lodevoli e auspico che questo patriottismo non emerga solo nel calcio”. Secondo Angela, inoltre, bisogna cominciare a entrare nell’ottica che la televisione rappresenta un investimento culturale, che deve arrivare alle persone, non essere riservata a un’élite.
PIERO ANGELA E L’AMORE PER LA MUSICA
Nel corso del suo intervento a “Dedicato”, Piero Angela ha ricordato come la musica abbia inciso tantissimo sulla sua vita, specialmente sulla sua gioventù. Il divulgatore, all’epoca, era iscritto alla facoltà di Ingegneria, ma studiava anche musica classica ed era arrivato all’ottavo anno. Parallelamente, si era anche innamorato del jazz, di cui dice: “Se parliamo di jazz, io sono rimasto a un jazz permeato dallo swing. Se non c’è swing, non c’è jazz. Tanti anni fa avevo messo una scritta sulla mia scrivania: ‘Think positive’. Pensare positivo aiuta a vivere”.
Relativamente alla sua infanzia, invece, Piero Angela ha rivelato che da bambino poneva tante domande, a tal punto che i suoi genitori gli avevano regalato l’enciclopedia dei ragazzi Mondadori, che constava di dieci volumi racchiusi in un mobiletto. Il volume numero tre, quello dei “perché”, era quello più usurato, perché lui lo consultava di frequente. Oggi, alla soglia dei 93 anni, com’è la vita di Angela? “Sarà perché glicemia e colesterolo sono bassi e le arterie sono pulite, ma il mio cervello viene irrorato bene. Io sto molto meglio adesso rispetto a 20-50 anni fa. A vent’anni ero un cretino, oggi ho imparato tante cose. Bisogna avere uno spirito libero, non essere imbrigliati all’interno di uno schema”.
PIERO ANGELA: “RAFFAELLA CARRÀ? CERCAVA L’ECCELLENZA”
Piero Angela a “Dedicato” ha lanciato un messaggio ai giovani: quello di non accontentarsi, di ricercare l’eccellenza in ogni situazione. “Si può sempre fare meglio, dedicare un’ora in più allo studio, farsi venire un’idea migliore. Solo così si arriva a ottenere ciò che si desidera. Chi sa fare le cose è favorito”. Domani, Angela tornerà in tv con Superquark, un programma dietro il quale si cela ormai una famiglia, che si frequenta da tantissimi anni: “Noi ci vogliamo bene, ci troviamo bene insieme. Siamo un gruppo di amici, un po’ come la Nazionale di Roberto Mancini quando si mette in cerchio e si abbraccia. Siamo veramente una squadra unita, che coinvolge la capacità professionale, ma anche gli affetti”.
Infine, spazio a un personale ricordo di Raffaella Carrà: “Lei ha sempre cercato l’eccellenza e di migliorarsi, c’era molta professionalità dentro questo aspetto. Altre persone approfittano del successo e diventano presuntuose e arroganti: se non sei umile, in questo lavoro non riesci a capire che devi vedere prima le cose che non vanno, non quelle che vanno”.