PIERO AUSILIO E L’ACCOUNT SOCIAL FAKE

Piero Ausilio, il direttore sportivo dell’Inter, è stato ospite dell’evento ‘Sport e Musica nell’era della performance. Basta ancora il solo talento?’ alla Triennale di Milano, parlando davvero di tutto. Ha attirato l’attenzione soprattutto una curiosità circa il mondo social, oggi sempre più importante: “Ora confesso una cosa. Non ho un account Instagram ufficiale, ne ho creato uno per controllare le mogli perché qualcuna mi ha creato dei problemi. Dalle mogli e dalle fidanzate si capiscono tante cose, anche della personalità del calciatore. Poi seguo anche calciatori, anche di altre squadre. Ma l’ho creato per la moglie di un calciatore che mi stava dando tantissimi problemi”. La storia del calcio è piena di racconti sul controllo della vita dei calciatori e delle loro compagne da parte di società e allenatori, al giorno d’oggi chiaramente la componente social ha un peso significativo.



Piero Ausilio però aveva naturalmente parlato anche dei rinnovi dei contratti di Alessandro Bastoni fino al 2028 e di Hakan Calhanoglu fino al 2027: “Li avevamo preparati da tempo, siamo stracontenti perché vogliamo costruire con loro presente e futuro. Era doveroso prolungare con loro anche per l’importanza che hanno avuto in queste stagioni, è il giusto riconoscimento al lavoro importante che hanno fatto”. Per il d.s. è un quarto di secolo all’Inter, Piero Ausilio lo ha raccontato così: “Sono tanti anni che lavoro per l’Inter, 14 da ds e 25 in totale. Non è che non abbia provato ad andare via, ma non ci sono state uscite nonostante i cambi di proprietà e presidenza. Per me è un orgoglio e una soddisfazione, nell’Inter ho fatto un percorso. Io sono entrato come segretario del Settore Giovanile, poi direttore del settore giovanile, poi vicedirettore sportivo, poi dal 2014 sono il ds. Sopra di me c’è un amministratore delegato”, che è naturalmente Beppe Marotta negli ultimi anni.



PIERO AUSILIO E L’AFFARE FRATTESI

Altra notizia naturalmente in primo piano nel mondo Inter in queste ore è l’acquisto di Davide Frattesi, quindi Piero Ausilio ha raccontato come la società nerazzurra sia riuscita a battere la concorrenza e cosa ha permesso di convincere il centrocampista: “È stata dura perché come in tutte le trattative ci sono difficoltà, soprattutto quando si parla col Sassuolo. Erano in tante su di lui, è un giocatore forte, che è cresciuto tanto in questi anni e che aveva attirato l’attenzione di tante squadre italiane. Noi ci abbiamo lavorato, siamo stati più convincenti e il ragazzo ci ha dato una mano perché vedeva nel progetto Inter il progetto migliore”, elemento che naturalmente per un direttore sportivo è fonte di notevole soddisfazione.



Ci sono i rinnovi, ci sono gli acquisti ormai fatti e ci sono le trattative ancora aperte, quindi un altro tema toccato da Piero Ausilio è stato l’interesse da parte dell’Inter per un altro centrocampista, il serbo-tedesco Lazar Samardzic, classe 2002 dell’Udinese: “Io parlerei di situazioni che possono essere prese in considerazione. Abbiamo già dei ragazzi che possono fare quel ruolo, quindi nel caso prima dobbiamo valutare alcune uscite. A quel punto potremmo pensare a come completare un reparto già forte e competitivo. Quando partirà la stagione saremo in 6. Col mister e Marotta pensiamo che la rosa ideale sia così per andare avanti su tutti i fronti. Servono calciatori importanti e competitività fra loro, vogliamo avere il doppio ruolo con 20 calciatori di movimento e 3 portieri”.