Piero Badaloni, il mezzobusto più famoso della televisione italiana, apre i cassetti della sua vita a Vieni da me. Con una grande passione per la musica che gli ha trasmesso il padre che aveva messo su una piccola bando con gli altri tre fratelli del giornalista, Badaloni ripercorre le tappe più importanti della sua straordinaria carriera. Prima di conquistare il pubblico con “Piacere Raiuno”, Badaloni inventò, insieme a due colleghi, il programma, ancora oggi in onda, Uno Mattina che nacque quando l’allora direttore della Rai si rese conto che la televisione italiana era l’unica a non avere un programma mattutino. “Dopo tre anni ho lasciato perché dovevo fare Piacere Raiuno mentre Livia Azzariti è andata avanti per ben 12 anni”, spiega a Caterina Balivo. Tante le notizie tragiche che Badaloni ha dovuto dare agli italiani tra le quali quella dell’attentato a Papa Wojtyla: “fu un momento scioccante. A quell’ora, dopo il telegiornale delle cinque, stavo tornando a casa, ma verso le cinque e mezza seppi che avevano sparato al Papa. Tornai in redazione e feci uno speciale fino alle 20. Mi diede un’agenzia di tre righe in cui si diceva che il Papa era stato ricoverato al Gemelli. Quindi cominciai a raccontare e fu il momento più difficile ed emozionante della mia vita professionale”, racconta il giornalista. Poi, spazio alla vita privata: “sono sposato da 48 anni e mia moglie mi accompagna sempre in giro per i rifugi sulle Dolomiti quando vado con gli amici”, racconta Badaloni che, essendo padre di tre figli e avendo girato molto per lavoro, aggiunge – “devo molto a mia moglie” (aggiornamento di Stella Dibenedetto).



LA CARRIERA DI PIERO BADALONI

Piero Badaloni oggi sarà ospite di Vieni da me: il giornalista romano a tutto tondo nel salotto di Caterina Balivo. Laureatosi in filosofia del diritto, il giornalista ha iniziato la sua carriera nel 1971 in Rai: nove anni più tardi è arrivato il riconoscimento “cronista dell’anno” dall’Unione nazionale cronisti italiani. Conduttore del Tg1 tra gli anni Ottanta e gli anni Novanta, il classe 1946 è stato autore e conduttore di numerosi format giornalistici: tra gli altri, citiamo Italia sera con Enrica Bonaccorti e Unomattina con Elisabetta Gardini. Direttore della rivista Il Nuovo tra il 1990 e il 1994, Piero Badaloni entra in politica nel 1995: viene eletto Presidente della Giunta Regionale del Lazio come indipendente, mentre nel 1996 viene eletto Presidente della Conferenza dei Presidenti delle Regioni e delle Province Autonome. Terminato il mandato, viene sconfitto da Francesco Storace. Successivamente Badaloni ha fatto ritorno in tv: dall’esperienza da direttore di Rai International a corrispondente Rai da Madrid, fino all’avventura su Tv 2000 con il talk show Avanti il prossimo.



PIERO BADALONI OSPITE A VIENI DA ME

Intervistato da Gianfranco Gramola per Interviste Romane, Piero Badaloni ha raccontato che la sua passione per il giornalismo è nata dalla voglia di conoscenza e dalla curiosità di capire. L’obiettivo, ha spiegato Badaloni, era quello di «approfondire quello che ti sta intorno, la realtà, la vita, le persone e questa me l’hanno data i miei genitori. Poi io l’ho incanalata verso il giornalismo già dalla scuola». E rispetto ai suoi tempi, il giornalismo oggi «è cambiato, è cambiato. Prima era più rigorosa la necessità di verificare le fonti, quando non esisteva ancora internet. Certamente da questo punto di vista internet ha rappresentato un lato positivo e un lato negativo. Il lato positivo è che c’è la possibilità di allargare le ricerche e di accelerare i tempi di queste ricerche grazie a Google. Dall’altra però c’è il rischio che ciascuno prenda per buona quello che passa su internet, con il rischio di prendere delle cantonate terrificanti. Questa è una tendenza odierna del giornalismo di non verificare più le fonti ed è molto terrificante».

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