Piero Chiambretti e il suo rapporto con Torino nella lunga intervista ai microfoni della Stampa. Il celebre showman sarà protagonista di un evento organizzato da Gtt per i dipendenti: “Torino va sempre bene anche quando va male. Rimane la capitale d’Italia e una città internazionale anche se piccola. Credo che, piano – piano, con la sua cultura e la tecnologia possa competere con le grandi capitali europee”. Chiambretti ha sottolineato che la città è cambiata in modo sostanziale con le Olimpiadi del 2006, tant’è che – ironicamente – non c’è neanche più la nebbia: “Se n’è andata a Milano. Che cerca di rubare a Torino tutto ciò che può: dal libro alla moda al gusto. Ma non ce la fa”.
Chiambretti e il suo rapporto con Torino
Nessuna critica in particolare per Torino da parte di Chiambretti, se non un decadimento generale che chiama i causa tutte le città italiane. Ma anche nei dicadimenti va cercata la soluzione migliore per resistere, ha aggiunto. Anche la pulizia è un problema generale: “A New York ho visto topi alti come bodermann. E come si dice che ci sono 7 donne per ogni uomo lì ci sono 7 topi per ogni abitante. Qui queste cose non le ho viste. A Roma invece ho visto i cinghiali”. Chiambretti ha poi parlato della svolta turistica della città, ricordando un aneddoto: “Ai tempi di Chiamparino sindaco volevo proporre uno slogan da scrivere su manifesti molto grossi: ‘Miracolo a Torino: un turista’. Oggi di turisti ce ne sono tantissimi”.