Il dibattito delle ultime settimane all’interno del governo ha riacceso la contrapposizione tra Centrodestra e Centrosinistra, con la prima coalizione che sembra soffrire il dualismo tra Lega e Fratelli d’Italia. Ma il politologo Piero Ignazi ha le idee chiare: la destra è più unita di quello che sembra, la sinistra no.



Intervenuto ai microfoni di Domani, Piero Ignazi ha spiegato che la destra sta continuando un gioco delle parti «che non inganna nessuno»: «Se dissentono su qualcosa, poi si ritrovano uniti sugli altri punti». L’esperto ha acceso i riflettori su Forza Italia – «ha preso atto che la sua risorsa maggiore (controllo informazione, ndr) si sta esaurendo» – spiegando che Berlusconi ha deciso di continuare a presentare il suo partito come parte del Centrodestra, senza presentarsi come alfiere di un nuovo schieramento, conscio che i suoi sostenitori «palpitano per Giorgia Meloni e Matteo Salvini».



PIERO IGNAZI: “CENTROSINISTRA NON REGGE CONFRONTO COL CENTRODESTRA”

Piero Ignazi ha poi fatto il punto della situazione in casa Centrosinistra, sottolineando che la coalizione non può contrapporre nulla di paragonabile per grinta e coesione. Il politologo ha spiegato che in quell’area il morale è ancora basso e le truppe disperse dopo la caduta del Conte II, che ha fermato il processo di «educazione politica» portato avanti dal Pd nei confronti del M5s. A rischio è l’evoluzione del M5s – «Dopo l’autoaffondamento di Beppe Grillo per le note vicende personali, la strada di Giuseppe Conte per arrivare alla guida del partito è ancora indefinita» – mentre in casa dem il neo segretario deve fare i conti con la guerriglia dei nostalgici di Renzi. Netto Piero Ignazi: «In queste condizioni il centro-sinistra non regge il confronto».

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