Lo studio di Domenica In ha oggi accolto un uomo con una storia nota alla cronaca, vittima dell’etichetta ‘caso’ che per anni lo ha tormentato quasi come fosse una circostanza che superasse la sua persona, il suo essere semplicemente Piero Marrazzo. L’ex politico è partito proprio da tale aspetto, arrivando poi a spiegare la matrice che lo ha poi spinto a scrivere un libro che racchiude la sua storia e non solo. “Sono stato vittima delle fake news, si è detto del mio arresto, si è detto che sono stato distrutto dalle dipendenze; mi sono state accostate perfino delle morti. Qui oggi finalmente mi viene consentito di parlare con più tranquillità per spiegare come sono stato vittima, anche della mala informazione”.



Piero Marrazzo, nel salotto di Mara Venier, ha spiegato: “Se sei uno che getta il cuore dietro l’ostacolo spesso non fai i conti con le cose negative che ti possono capitare. Io sono stato un’azienda per quasi 40 anni, sappiamo che bisogna saper difendere i successi; io, evidentemente, in alcuni momenti della mia vita non ci sono riuscito”. Al di là di tutto, ha voluto sottolineare anche come tutte le notizie abbiano ingiustamente messo in secondo piano la sua caratura e diligenza professionale: “Io sento sempre il bisogno di parlare, e non ci riesco; questo libro inizia da lì, lo dovevo a tutti voi e alle istituzioni. Io non avevo fatto niente di illegale, ma avere un ruolo politico implica delle responsabilità. Io però non ho mai avuto un avviso di garanzia per corruzione, questo garantisce la cifra e onestà del mio lavoro e attività politica”.



Piero Marrazzo a Domenica In: “Ecco cosa alimentò il mio ‘caso’…”

Piero Marrazzo, a Domenica In, nel raccontare del libro che racconta la sua storia ha voluto parlare in maniera schietta, senza filtri. “Io sono stato il cliente di sex workers, donne transessuali, questo è il tema. Perchè? Parliamo di qualcosa che provi piacere nel fare per sensazioni personali”. Incalzato da Mara Venier ha poi aggiunto: “C’entra anche la solitudine? Sì, come quei personaggi dei film che sento la necessità di estraniarsi dalla realtà. Una sociolinguista ha detto: ‘Quando ci sono le parole, aiuta di più a capire e non creare incomprensioni’. Penso sia giusto dire, noi diciamo sex workers, il tema è donna transessuale o donna; questo fu uno degli elementi cardine che alimentò ancora di più il caso”.



La famiglia, gli affetti, le persone vicine a Piero Marrazzo sono state fondamentali per risalire dal baratro, per scrollarsi quel tormento che per 15 anni lo ha ridotto a ‘caso mediatico’ dimenticando la persona. “Io sento le mie figlie al telefono quando sta per uscire la notizia, e non parlo; da qui arriviamo alle ragioni che mi hanno spinto a scrivere un libro. Questa parte della mia vita mi ha consentito di rivivere un viaggio. Quando cadi non bisogna far pensare alle persone vicine che sia finita… Io sono andato avanti anche grazie alle mie tre figlie”.