Piero Pelù festeggia i suoi quarant’anni di musica al Festival di Sanremo 2020. Fresco sposo, il rocker è diventano nonno. La canzone con cui è in gara, “Gigante”, è dedicata proprio al nipote Rocco, tre anni, figlio della primogenita Greta, 29 anni. Linda invece ha 25 anni, mentre Zoe – avuta dalla sua seconda compagna – ne ha 15. «L’hanno fatta pagare a un padre ragazzaccio che ha detto basta alla loro mamma. Ma con tutte le figlie ho un rapporto bellissimo», ha raccontato al Corriere della Sera. La mamma del nipotino, Greta, ha sentito la canzone e ha pianto: «Dice che non potrà mai cantarla. E vista la sua reazione ho deciso di non farla ascoltare alle altre figlie o ai miei genitori; per evitare di pensare ai parenti che piangono mentre sono sul palco». Recentemente comunque si è sposato con Gianna Fratta, direttrice d’orchestra. «Ero uno scapolone impunito e appena l’ho vista, pem!, è partita una legnata micidiale. Ho anche pensato di far dirigere a lei l’orchestra di Sanremo che suonerà “Gigante”. Ma abbiamo preferito evitare l’effetto Al Bano e Romina».
PIERO PELÙ: L’AMICO MORTO DI OVERDOSE, JUNIOR CALLY E DIO…
Piero Pelù nell’intervista al Corriere della Sera ha spiegato anche di aver perso molti amici per la droga. «Ringo, mio migliore amico e batterista dei Litfiba, è morto per overdose nel 1990». Anche il rocker sostiene che sia anche un po’ colpa di alcuni cattivi maestri del rock. Infatti dopo un concerto di Lou Reed nel 1980 alle Cascine, quando ha visto amici con l’ago infilato, ha cominciato la sua battaglia contro droghe pesanti come eroina e cocaina. Sulla marijuana invece: «Ogni volta che fumavo una canna collassavo. Ho scoperto così di avere la pressione bassa». Non manca una critica a Junior Cally, seppur velata, che ha fatto finire sotto esame il rap. «Ho tre figlie femmine e non mi va di entrare nell’argomento di quei testi. Forse sono lo specchio di una generazione cresciuta davanti alla tv commerciale. Ma non tutto il rap è così: Salmo è forte». Infine, sul suo rapporto con la fede, Piero Pelù ha raccontato: «Credo nell’aldilà. La nostra energia non muore. Leonardo da Vinci non è morto, e neppure Jimi Hendrix. Vengo da una famiglia cattolica, sono battezzato e cresimato. Rispetto tutte le religioni, dalle monoteiste all’animismo: in Gigante cito Buddha e Gesù».