Piero Pelù ha dovuto affrontare negli ultimi tempi un problema molto debilitante, soprattutto per un cantante e un musicista come lo stesso ex leader dei Litfiba: l’acufene. Per chi non sapesse di cosa si tratta, stiamo parlando di un malattia che colpisce l’orecchio e che ha vari livelli di gravità, provocando comunque una sorta di fischio persistente che risulta ovviamente fastidioso. Si tratta di uno dei tanti sintomi che hanno manifestato coloro che hanno contratto il covid negli ultimi anni, ma che in Piero Pelù si è verificato dopo un incidente.



L’artista, che questa sera si esibirà sul prestigioso palco dell’Arena di Verena per la due giorni di Una, nessuna, centomila, ha spiegato di aver subito uno choc acustico mentre si trovava nello studio di registrazione. E’ stato un evento decisamente drammatico visto che il cantante ha spiegato che aveva appena cambiato cuffie e il fonico deve aver calcolato male i parametri, causando una grave lesione all’artista: “Ho perso i sensi, sono cascato a terra”.



PIERO PELÙ, L’ACUFENE E LA DEPRESSIONE: “MI SONO TRASCURATO”

L’ex cantante, subito dopo l’incidente, si è un po’ trascurato, non facendo più i controlli, e alla fine, come spesso e volentieri avviene in questi casi, una situazione risolvibile è diventato un danno importante. “E’ irreversibile – ha infatti precisato Piero Pelù parlando con il Corriere della Sera – ho recuperato un po’ ma da questi choc non si guarisce”.

Ad aiutare il cantante c’è la tecnologia, un sistema acustico che aiuta l’artista a salire ancora sul palco, a cominciare appunto da quello veronese. In passato Piero Pelù ha dovuto affrontare un “mostro” ancora più grande, leggasi la depressione, che spesso e volentieri colpisce artisti, personaggi famosi e VIP, che all’apparenza vivono una vita perfetta agli occhi di chi guarda, ma che in realtà nasconde dentro di se numerosi problemi.



PIERO PELÙ “LA DEPRESSIONE? DOBBIAMO FARCI AIUTARE”

Piero Pelù ha spiegato di essere andato in depressione per via di alcune preoccupazioni per la salute, legati alla fine della sua storica band. Dopo un periodo di smarrimento l’artista si è deciso a rivolgersi alle persone che potessero aiutarlo e alla fine ne è uscito. Dalla sua guarigione dalla depressione sono nate anche delle canzoni, come ad esempio “Maledetto cuore”, in cui lo stesso canta “ho bisogno di te”, proprio riferendosi alla necessità di avere attorno a noi qualcuno che aiuti.

“Abbiamo bisogno degli altri per non perderci in quei buchi neri con cui sto facendo i conti”. I numeri della depressione sono drammatici se si calcola che in Italia ben il 7 per cento della popolazione oltre i 14 anni, quindi circa 3,7 milioni di persone, ne soffre o ha sofferto di disturbi ansioso-depressivi. I dati sono preoccupanti soprattutto perchè con lo scoppio del covid sono aumentati i casi anche fra i più giovani, legati soprattutto all’ansia causata dal frequentare la scuola.