Chi è Piero Pinto compagno di Beppe Modenese?
Piero Pinto, architetto e interior designer, è stato per 60 anni il compagno di Beppe Modenese. Il loro primo incontro è avvenuto all’ombra della Madonnina: “Eravamo appena giunti entrambi a Milano. Piero aveva un dobermann di nome Liù. Mi sono sempre piaciuti i cani… così gli chiesi informazioni. Da quel momento abbiamo passato ogni momento assieme”, ha ricordato Modenese al Corriere della Sera. Nato in Egitto da famiglia di ascendenza ebraica e rifugiato in Svizzera durante la Seconda Guerra Mondiale, Piero Pinto era giunto in Italia alla fine degli anni Quaranta e all’Accademia di Bologna aveva incontrato Morandi, suo mentore.
Dal 1958 ha sempre lavorato a Milano. Suo fratello Aldo ha sposato in secondo nozze Mariuccia Mandelli, la stilista Krizia: per lei ha progettato lo Spazio Krizia di Milano, quartier generale della storica griffe, e alcune abitazioni private. Tra i suoi progetti più celebri si ricordano il restyling del ristorante Biffi Scala, la villa per Angelo Rizzoli a Roma, il castello Golf Club e Club House per Laura Biagiotti a Roma e il monastero vicino a Izmir in Turchia.
Piero Pinto e Beppe Modenese: due gentiluomini insieme per 60 anni
Piero Pinto è morto a 87 anni il 6 agosto 2018, nel grande appartamento all’ultimo piano a pochi passi da Piazza San Babila. “Un legame saldo e profondo ci ha sempre tenuti uniti sin da quando ci siamo conosciuti a Milano. In tutti questi decenni non abbiamo mai litigato. Abbiamo sempre trovato la soluzione alle situazioni che abbiamo dovuto affrontare”, ha detto Beppe Modenese al Corriere della Sera dopo la morte del compagno. E ha aggiunto: “Le testimonianze di affetto che mi stanno arrivando da tutto il mondo in queste ore mi toccano profondamente. Amato e benvoluto da tutti. I suoi clienti diventavano quasi sempre poi suoi amici”. Se Modenese era noto per le sue immancabili calze rosse, Pinto indossava sempre lunghe sciarpe orientali. “Eravamo complementari con Piero. In realtà mi sentivo quasi il portavoce di ciò che faceva. Avevamo realizzato solo qualche progetto assieme quando eravamo agli inizi. Poi ognuno lavorava nel suo mondo”, ha ricordato Modenese.