Piera Maggio e il dolore di suo marito Piero Pulizzi per la scomparsa di Denise Pipitone

Piera Maggio è stata oggi ospite a Verissimo per mantenere ancora vivo il nome di Denise Pipitone; la tenera bambina scomparsa ormai da vent’anni e sulla quale sono ancora tante le ombre e le incertezze. Presunti avvistamenti, sentenze di innocenza; nulla ha scalfito la speranza della donna ma, per lei e suo marito Piero Pulizzi, sono stati e continuano ad essere anni difficili. “Come ha vissuto questi 20 anni? Rispetto a me l’ha vissuta forse peggio di me, lui non ha perso solo Denise ma anche altre 3. Una delle figlie avute dal matrimonio precedente è stata indagata per il rapimento di Denise”



Sempre a proposito della scomparsa di sua figlia Denise e in riferimento a suo marito Piero Pulizzi, Piera Maggio ha raccontato: “Da quando nostra figlia è scomparsa lui non ha più un rapporto con le altre sue figlie anche se ha sempre svolto il suo ruolo di padre, soprattutto dal punto di vista economico. Noi non abbiamo smesso di pensare e di credere alla provenienza del nostro male, abbiamo sempre avuto le idee chiare. Purtroppo è dettato da fatti che risalgono a tempi a dietro…”. (agg, Valerio Beck)



Piero Pulizzi, il padre di Denise Pipitone e marito di Piera Maggio

Chi è Piero Pulizzi, il padre naturale di Denise Pipitone? Questo pomeriggio, nel cast di ospiti della nuova puntata di “Verissimo” ci sarà anche Piera Maggio, la madre della bambina scomparsa oramai da 20 anni a Mazara del Vallo e di cui, tra avvistamenti mai confermati e piste che si sono rivelate infruttuose, non si hanno più notizie. E il ritorno in studio della 52enne, già protagonista nel salotto televisivo di Silvia Toffanin qualche tempo fa per parlare della sua determinazione a scoprire la verità e nel ritrovare la figlia, sarà l’occasione pure per parlare del video di cattivo gusto postato sui social da alcune studentesse giorni fa e che ha indignato molto la famiglia di Denise. E, in attesa di ascoltare le parole della donna, qui accendiamo i riflettori su Pulizzi, papà della Pipitone nonostante questa porti il cognome del precedente compagno della madre.



Come è noto, prima di avere una relazione con Piero Pulizzi da cui nascerà Denise, Piera Maggio era sposata con Toni Pipitone, padre del suo primo figlio Kevin e da cui si era in seguito separata: è anche il motivo per cui, fino alla scomparsa nel 2004 della bambina, questa era conosciuta sempre col cognome dell’altro uomo che in realtà non è suo padre. Di professione autista, Pulizzi all’epoca dei fatti aveva terminato la propria relazione con l’ex moglie, Anna Corona, da cui aveva avuto le figlie Jessica e Alice. All’inizio questo dettaglio famigliare era stato il motore delle prime indagini, con gli inquirenti che si erano concentrati sulla pista interna al nucleo: ad ogni modo, per mancanza di prove, le donne erano state assolte da ogni accusa di possibile rapimento ma i rapporti di Piero con la figlia Jessica si erano incrinati.

PULIZZI, “COSA CI TIENE VIVI? LA SPERANZA CHE DENISE SIA VIVA E UN GIORNO…”

“Con lei ho sempre cercato di avere una collaborazione” aveva detto l’uomo sperando che la figlia potesse aiutarlo nella ricerca della verità. Ad ogni modo da quel 2004 lui e sua moglie Piera Maggio non si sono mai fermati nella loro ricerca di Denise, chiedendo persino l’istituzione di una commissione parlamentare e dicendosi sempre speranzoso di un possibile esito felice di questa vicenda oramai lunga due decenni: “Il mio primo pensiero quando mi sveglio la mattina è poter avere una famiglia felice, avere una vita tranquilla, quella che ci manca da anni a tutti, e di avere Denise a casa” aveva raccontato Pulizzi durante una puntata di ‘Chi l’ha visto?’, aggiungendo che è la stessa speranza che la figlia sia viva “che ci tiene vivi fino ad oggi” nel combattere quella che non aveva esitato a definire una battaglia.

“Ti addormenti col pensiero di Denise e ti svegli col pensiero di Denise (…) Cosa vorrei? Vorrei che fosse Denise vestita da carnevale, da romana, da guerriera che va da sua madre e le dice ‘mamma, sono a casa, ho vinto io’ perché Denise è una guerriera, era una bambina molto intelligente, come la madre” aveva detto ancora Pulizzi in una intervista in tv, rivelando qual era il suo sogno e come immaginava di rivedere la figlia. Qualche tempo fa aveva fatto molto rumore la sua ricerca di un lavoro tramite i social, con un vero e proprio appello: “Molti mi conoscono come il papà di Denise, ma sono in cerca di un lavoro: sono un autista di autobus ma cerco anche altro che sia adeguato alla mia persona” aveva scritto, lamentandosi di dover elemosinare per i propri diritti e che, causa ovvie esigenze famigliari oltre che indagini e processi, aveva sempre preferito non allontanarsi dalle sue città e provincia, a scapito tuttavia di una stabilità lavorativa.