«Sono favorevole ai lockdown quando necessari, laddove serve. Se ci sono delle aree del Paese dove l’andamento è sotto controllo e non c’è pressione in termini di ricoveri ospedalieri le misure possono essere meno severe»: così Pierpaolo Sileri ai microfoni di Radio 24.

Il sottosegretario alla Salute ha fatto il punto della situazione sull’emergenza Covid-19 ed ha evidenziato: «Domani verranno valutati i nuovi dati, è verosimile che siano peggiorati in alcune aree e magari altre aree diventeranno arancioni o rosse. Il sistema funziona e ci saranno delle strette quasi sicure, come abbiamo già osservato la scorsa settimana. Si va in una direzione di chiusure più rafforzate in base all’andamento dell’epidemia».



Pierpaolo Sileri: “All’inizio dell’estate vaccinati due terzi della popolazione”

Nel corso del suo intervento, Pierpaolo Sileri ha aggiunto sulle varianti: «Dobbiamo facilitare la comprensione e la trasmissione dei dati. Le varianti ci sono, è la variante che cambia l’andamento dei numeri. Come ci si difende da tutto questo? Il monitoraggio alza il livello di guardia e noi dobbiamo continuare a rispettare le regole sanitarie. Purtroppo le varianti ci sono, quella inglese ha preso il sopravvento sul virus nativo ma dobbiamo anche guardare la luce in fondo al tunnel: le vaccinazioni stanno andando avanti e negli ultimi 10-15 giorni c’è stato un notevole incremento».



Poi una battuta sulle possibili misure in vista delle feste di Pasqua: «Avremo sicuramente delle regioni rosse e delle regioni arancione, spero che la Sardegna rimanga bianca, ovvero che i dati restino stabili. Qualche stretta in più a livello nazionale potrebbe essere necessaria, ma aspetterei i dati di questa settimana. Ma la Pasqua non sarà come Natale, sono due situazioni diverse: a Natale ci sono festività in casa e sono molto lunghe, mentre a Pasqua sono molti meno giorni, non v’è shopping eccessivo come quello natalizio e dopo Pasqua tutto termina». Infine, Pierpaolo Sileri si è detto fiducioso sulla campagna vaccinale: «All’inizio dell’estate due terzi della popolazione avrà ricevuto almeno una dose, per ottobre anche la seconda».