«Il problema è di tenuta sociale, non si può sottovalutarlo»: è netto Pierpaolo Sileri ai microfoni del Corriere della Sera. Il viceministro alla Salute ha fatto il punto della situazione sull’emergenza coronavirus in Italia, soffermandosi sul nuovo Dpcm in arrivo: per il grillino i decreti varati dal Governo nelle ultime settimane «adattano le misure all’andamento della circolazione del virus sul territorio», spiegando che oggi – a differenza di marzo – è possibile gestire la situazione, proteggendo salute ed economia di pari passo. Nelle ultime settimane, ha aggiunto Pierpaolo Sileri, è stata registrata una diffusione prevalentemente in ambito familiare: «Viene contratto fuori dalle mura domestiche e poi si diffonde in casa. Ma negli ospedali arrivano anche persone che non avrebbero necessità di ricovero e che magari sul territorio non trovano una risposta».

PIERPAOLO SILERI: “PROBLEMA É DI TENUTA SOCIALE”

Nella lunga intervista rilasciata al Corriere della Sera, Pierpaolo Sileri ha messo in evidenza che l’obiettivo imprescindibile del Governo è di non fare crescere il conto dei morti – che ha già superato le 39 mila vittime – mentre non si è detto preoccupato per l’aumento di casi positivi, considerando che il contagiato non è necessariamente malato. A tal proposito, va rinforzato il servizio territoriale. Infine, una battuta sulle proteste di piazza degli ultimi giorni, uno dei dossier più roventi: «In un momento così difficile, le ritengo pienamente comprensibili e spesso giuste. A patto però che siano pacifiche. C’è un problema di tenuta sociale, in Europa e nel mondo. E non va sottostimato, perché trae origini da un disagio diffuso di cui qualcuno cerca di approfittare. Nel lockdown di primavera gli italiani hanno mostrato un coraggio unico, cantando ogni sera dai balconi, ad esempio. Dobbiamo adoperarci tutti insieme per scongiurare un secondo lockdown nazionale».