Pierpaolo Sileri, sottosegretario alla Salute, è intervenuto in qualità di ospite ai microfoni di “Storie Italiane”, trasmissione di Rai Uno condotta da Eleonora Daniele e andata in onda nella mattinata di oggi, martedì 8 marzo 2022. Se nei mesi e nelle settimane antecedenti le apparizioni televisive di Sileri erano prevalentemente incentrate sulla pandemia di Covid-19, questa volta non si è potuto evitare un incipit sulla guerra in Ucraina: “Ho impressa negli occhi l’immagine della donna uccisa mentre fuggiva con i suoi due figli – ha esordito –. Si tratta di una guerra assurda e senza senso. Il pianeta negli ultimi anni ha visto morire la gente a causa di un nemico invisibile, il Covid, e ora qualcuno decide senza una ragione, di ingaggiare un conflitto”.

Sileri ha poi aggiunto: “Vediamo città bombardate con morti da entrambi le parti. Vediamo bambini portati in braccio dai genitori, talvolta deceduti. Un qualcosa che nel 2022 pensavamo di non dovere più osservare. Le parole non bastano per descrivere tutto questo. Chissà quanto potrà andare avanti questa guerra, che potrebbe anche estendersi ulteriormente: è un vero e proprio dramma”.

PIERPAOLO SILERI: “OFFERTA SANITARIA AI PROFUGHI UCRAINI? NON CI SONO PROBLEMI”

Nel prosieguo del suo intervento, Pierpaolo Sileri ha dichiarato a “Storie Italiane” che “ad oggi sono poco meno di 20mila i profughi che sono stati accolti in Italia provenienti dalla zona di guerra. Quando arrivano, si garantisce loro sicurezza attraverso un tampone, viene data loro una tessera STP che garantisce il servizio sanitario e viene loro offerta la vaccinazione anti-Covid. Ricordiamo che chi proviene dall’Ucraina ha una percentuale di vaccinazione molto più bassa rispetto all’Italia, siamo attorno al 35%, e circa 5 milioni di cittadini hanno avuto il virus, dato forse sottostimato. Coloro che sono stati vaccinati a Kiev e dintorni hanno utilizzato i nostri stessi preparati, tranne qualcuno, che ha ricevuto il vaccino cinese”. L’offerta sanitaria ai profughi ucraini “viene garantita nel momento in cui viene assegnato loro  il codice regionale. La priorità, naturalmente, va a donne, anziani e bambini. Siamo pronti a garantire loro le cure, non vedo grandi problemi”.

Sul vaccino Novavax, Pierpaolo Sileri ha spiegato che i numeri non stanno premiando in termini di nuove prime dosi: “Chi non si è vaccinato sino ad oggi, difficilmente lo farà con questo nuovo preparato. Indubbiamente, queste persone a ottobre rischieranno di finire in terapia intensiva. La quarta dose ai fragili? È riservata a una categoria particolare di fragili, non a tutti i fragili”.