No a lockdown e chiusure per Natale, quelle del 2021 saranno di certo giorni di festa diversi rispetto a quelli che abbiamo vissuto lo scorso anno, nel pieno di una nuova ondata di Covid-19. Mentre i numeri della pandemia non sembrano arrestarsi in Italia, ma col jolly vaccini che sta ben funzionando nel nostro paese rispetto agli altri, da giorni si discute sulla possibilità di un lockdown “all’austriaca”, ovvero limitare gli spostamenti dei non vaccinati che al momento sono il target principale di questa quarta ondata di Coronavirus che non sta risparmiando nemmeno l’Italia.

In tanti hanno espresso la propria opinione sull’argomento che a più riprese è diventato un campo sempre più difficile da controllare. Pierpaolo Sileri, sottosegretario al Ministero della Salute, intervistato da Radio Cusano Campus, ha ribadito che l’idea del governo non è attuare un lockdown per non vaccinati generalizzato, ma a precise condizioni: “Non è la strategia da attuare con i numeri odierni. C’è qualche area del Paese che rischia di finire in zona gialla, ma questa non prevede grosse restrizioni, quindi al momento non vi è motivo di fare restrizioni per i non vaccinati. Va tenuta sul tavolo, come tante altre opzioni, ma la situazione, è sotto controllo. Può invece essere valutata in caso di passaggio in zona arancione“.

Lockdown non vaccinati, la posizione delle regioni

Nei prossimi giorni verranno prese decisioni importanti in vista delle festività di Natale, con la Conferenza Stato-Regioni convocata dal ministro Mariastella Gelmini che traccerà un percorso chiaro su cosa si potrà o non si potrà fare. In sede di discussione tra governo e Regioni sarà ovviamente discussa anche l’ipotesi del lockdown per non vaccinati, con diversi governatori che hanno già espresso il loro parere. Attilio Fontana, presidente della Lombardia, ha dichiarato a La Stampa: “Un nuovo lockdown in Lombardia sarebbe un danno indicibile, gravissimo da assorbire e non solo per l’economia ma anche per l’aspetto psicologico. In Lombardia più di 8 milioni di persone si sono vaccinate e io credo che non meritino ulteriori chiusure”.

Luca Zaia, governatore del Veneto, ha invece rintracciato limiti costituzionali nel lockdown ai non vaccinati: “Dovremmo investire di più sul dialogo convincendo gli irriducibili a vaccinarsi. Comunque, ogni decisione la prenderemo assieme, fra governatori – ha detto al Corriere della Sera-. L’emergenza che resterà è quella sociale, di cui non si parla, con conflitti nuovi e parte della comunità insofferente a ogni regola”.