Il possibile lockdown nazionale dipende dai dati del 15-20 novembre, dall’andamento dei contagi in base alle ultime misure restrittive decise da Governo e Regioni: così Pierpaolo Sileri nella lunga intervista rilasciata ai microfoni di Rainews24. Il viceministro della Salute ha spiegato, entrando nel dettaglio: «Tutto dipende dall’andamento del virus e come risponde l’andamento alle misure che sono state prese nelle settimane scorse. È evidente che il monitoraggio consente di prendere delle azioni a seconda della capacità diagnostica, del contact tracing e di quella degli ospedali di ospitare quelli che stanno più male fino alla terapia intensiva. Se ci dovesse essere un rapido peggioramento, una regione diventa arancione, poi rossa e tutte rischiano di diventare rosse, ma non è ciò che adesso sta accadendo. Ora sta accadendo che il monitoraggio consente di vedere se il virus è sotto controllo».

PIERPAOLO SILERI: “A NATALE CONTATTI RIDOTTI”

«Nessuno può sapere cosa accadrà il 15 novembre, dovrebbe vedersi un appiattimento della curva: se questo non dovesse accadere, vedremo più zone rosse. Così come laddove la zona rossa dovesse mostrare un miglioramento, verrebbe retrocessa in zona arancione o gialla», ha tenuto a precisare Pierpaolo Sileri, che si è poi soffermato sulle parole di Massimo Galli sul lockdown nazionale: «Ho sempre detto che la chiusura più o meno circoscritta è la sicurezza nella riduzione della progressione del virus, ma esiste un monitoraggio che deve essere il più accurato possibile. Bisogna chiudere prima di arrivare a una sofferenza estrema delle nostre strutture sanitarie». Infine, Pierpaolo Sileri ha parlato del Natale: «Anche a Natale dovranno essere ridotti ed evitati quanto più possibile i contatti interumani e i rischi d’esposizione, si tratterà di usare le stesse misure che adottiamo oggi e andranno evitati anche cene e pranzi familiari numerosi».