Dopo il via libera da parte della FDA, la Food and Drugs Administration americana, sul vaccino anti-Covid della Pfizer per i bambini fra i 5 e gli 11 anni il governo italiano ha comunque deciso di non fare passi indietro. Nonostante il vaccino sia stato esteso anche ad una fascia d’età più giovane, l’idea di inserire l’obbligo vaccinale nel nostro paese è ben lontana. A confermarlo è stato anche il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri, che in un’intervista a Radio Cusano Campus ha spiegato le mosse del governo.
“Non c’è nessuna idea di obbligatorietà del vaccino, non stiamo lavorando assolutamente a questo né nella fascia pediatrica né nella fascia adulta, questo lo sottolineo. L’approvazione di vaccini per l’età pediatrica è un ausilio in più e un passo avanti per la protezione di comunità e il fatto che paesi come Usa e Cina portino avanti la vaccinazione ai più piccoli, consentirà una notevole riduzione della circolazione del virus in quell’età”.
Sileri: “All’orizzonte non c’è obbligo vaccinale per bambini”
Nel corso dell’intervista a Radio Cusano Campus Sileri è stato interrogato sul possibile arrivo di una obbligatorietà vaccinale per andare a scuola: “Al momento non farei fughe in avanti, perché in Italia ancora non è disponibile per questa fascia di età e perché l’obbligo non è previsto nemmeno per la fascia di età dai 12 anni in su. E non vedo all’orizzonte nemmeno un obbligo vaccinale”. Per Sileri infatti il vaccino ai minori di 11 anni è “solo un’opzione in più per evitare la circolazione del virus”.
Il sottosegretario alla Salute ha poi sottolineato: “L’affermazione che il vaccino sia sperimentale è una fake news ma, a forza di ripeterla alla fine la gente ci crede e con il passaparola si consolida un’idea, che diventa una semi realtà. Io avrei paura del contrario. Guardate in Germania, dove salgono casi e morti e non dico la quasi totalità, ma quasi, sono non vaccinati. Da medico è un vero dispiacere vedere persone no vax intubate e leggere nei loro occhi il rimpianto di non aver fatto qualcosa che avrebbero potuto fare per non trovarsi in quelle condizioni”.