Pierpaolo Sileri, sottosegretario al Ministero della Salute, è intervenuto ai microfoni della trasmissione di La 7 “Dimartedì” in occasione della puntata andata in onda nella serata di ieri, 9 novembre 2021, nella quale l’esperto ha fatto il punto della situazione sulla pandemia di Coronavirus attualmente in essere nel nostro Paese e nel mondo, con una particolare attenzione rivolta alle prossime festività natalizie, che si stanno avvicinando ad ampie falcate. La domanda, inevitabilmente, non poteva che essere una: che Natale sarà?
Sileri non ha avuto alcuna esitazione nella risposta: “Vivremo secondo me un Natale normale, in quanto i numeri in Italia sono sotto controllo grazie al Green Pass, alla vaccinazione e alla diagnostica, che trova un sommerso che altrimenti non emergerebbe”. Insomma, salvo inauspicati e non previsti colpi di scena, le attuali contromisure adottate dovrebbero garantire a tutti noi di trascorrere un periodo di tranquillità e di piacevole e ritrovata convivialità, perlomeno durante le Feste.
PIERPAOLO SILERI: “IL VACCINO ANTINFLUENZALE E LA DOSE BOOSTER POSSONO ESSERE FATTI SENZA PROBLEMI”
Parallelamente a questo, Pierpaolo Sileri ha affrontato il discorso inerente all’arrivo dell’influenza in Italia, i cui sintomi possono essere facilmente confusi con quelli tipici del contagio da Coronavirus. Cosa bisogna fare, dunque, se non si è fatto un tampone e si avvertono segnali equivocabili? “Conviene, così come abbiamo consigliato a inizio pandemia, isolarsi e limitare quanto più possibile i contatti con gli altri. Importante sarà anche l’uso della mascherina, che è utile per chi ha il sospetto del virus, in maniera tale da assicurarsi di non trasmetterlo agli altri”.
Infine, visto che per molte persone le date coincideranno, è meglio dare la priorità alla terza dose di vaccino anti-Covid o al vaccino contro l’influenza? “Si possono fare entrambi, in verità bisogna dare la priorità a tutti e due. A chi consiglio di fare quest’ultimo? Beh, sicuramente ai bambini sotto i 6 anni, alle persone d’età compresa fra i 60 e 64 anni e, soprattutto, agli over 65, senza dimenticare il personale sanitario”.