Pierpaolo Sileri, sottosegretario alla Salute, è intervenuto nelle scorse ore ai microfoni del contenitore “L’Italia s’è desta”, in onda su Radio Cusano Campus, per fare il punto della situazione relativo allo scenario pandemico attuale, con particolare riferimento alla variante Delta, che, secondo alcuni, tenderebbe a eludere il vaccino e a bucare la protezione da esso offerta. In realtà, a detta dell’ex viceministro, si tratta di una fake news: “L’ex variante indiana non elude il vaccino, ma naturalmente occorre riceverne due dosi per risultare protetti, in quanto la protezione fornita dai preparati anti-Covid è massima”.

Un messaggio importante quello che Sileri ha voluto veicolare, anche e soprattutto perché ora l’Italia è in allarme per quanto concerne il prosieguo della campagna vaccinale, che potrebbe registrare una pesante battuta d’arresto a causa delle vacanze, con numerosi connazionali che potrebbero decidere di rimandare l’inoculazione dopo le ferie, come si evince dal calo delle forniture di dosi destinate al nostro Paese per il mese corrente.

PIERPAOLO SILERI: “CALERÀ LA RICHIESTA VACCINALE”

A Radio Cusano Campus Pierpaolo Sileri ha evidenziato che è previsto un lieve calo delle forniture dei vaccini e alcune Regioni hanno denunciato la possibilità di una sofferenza; tuttavia, “io credo che si tratterà di una situazione transitoria e che non genererà problemi. Il mio vero timore riguarda invece un calo delle richieste dei vaccini da parte dei cittadini, già a partire da 10-15 giorni da oggi. E temo questo perché, quando si sarà raggiunto un numero pari a 40 milioni di prime dosi fatte, ci saranno persone che non vorranno farsi il vaccino oppure decideranno di attendere il ritorno dalle ferie”.

Questo, a giudizio di Sileri, è un errore, perché bisogna sottoporsi il prima possibile alla vaccinazione. “Spero di sbagliarmi, ma temo ci sarà un calo nella richiesta di vaccinazioni con la prima dose”. Uno scenario che l’Italia non può assolutamente permettersi e c’è necessità di aumentare la campagna di sensibilizzazione in merito a quest’argomento. D’altro canto, ha concluso il sottosegretario alla Salute, lo scetticismo verso i vaccini “era preesistente al virus e certamente le polemiche e la cattiva informazione generata su alcuni vaccini non hanno aiutato”.