Pierpaolo Spollon e il terrore di salire sul palco: “Non mi piace portare avanti l’idea del…”
Pierpaolo Spollon è tra gli ospiti di Noi e, la serata evento Rai e Unicef per l’infanzia nel mondo presentata da Loretta Goggi e Mara Venier. L’attore è reduce dal grandissimo successo di Blanca 2, la serie tv con protagonista Maria Chiara Giannetta campione d’ascolti del prime time di Rai1. Proprio Spollon, che nella serie interpreta il personaggio di Nanni-Sebastiano dalle pagine di Vanity Fair ha dichiarato: “non mi piace continuare a portare avanti l’idea del bravo ragazzo. Mi piace cambiare, il movimento è vita. Credo che, in generale, se un’artista continua a riproporre le stesse cose c’è qualcosa che non va bene nel proprio processo creativo”.
Non solo fiction e tv, ma anche teatro. L’attore, infatti, è attualmente impegnato nel monologo “Quel che provo dir non so” in arrivo a Milano: “assolutamente sì. Ogni volta che devo salire sul palco sono terrorizzato. Questo spettacolo è il mio modo per affrontare di petto l’ansia. Mio padre faceva il paracadutista, e per me fare teatro è come buttarmi con il paracadute”.
Pierpaolo Spollon e la rivelazione sui figli: “Tengo molto al mio privato”
L’attore di Blanca 2 recentemente è uscito allo scoperto rivelando per la prima volta in assoluto di essere anche papà di due figli. La scelta di non averlo fatto prima è legata alla volontà di mantenere la sua vita privata ben lontana dal clamore mediatico. “Tengo molto al mio privato, ma a un certo punto ho voluto dirlo perché avrei parlato dei miei figli all’interno dello spettacolo. E non volevo che l’attenzione si potesse spostare solo sul fatto che sono padre. Parlo di loro durante il mio monologo perché l’esigenza di fare questo show nasce anche da loro. C’è un reale motivo artistico. All’inizio avevo provato a escluderli, ma dopo mi sono reso conto che era una forzatura inutile e mi sono detto che dovevo aprirmi” – ha raccontato Pierpaolo Spollon dalle pagine di Vanity Fair.
Non solo parlando del suo “Quel che provo dir non so” in cui è protagonista di un monologo in cui si interroga sul significato di un’emozione ha sottolineato: “tutto parte da un testo che ho letto qualche tempo fa secondo cui molti ragazzi oggi soffrono di depressione perché non sanno più riconoscere le proprie emozioni. Le emozioni, invece, vanno sviscerate, tirate fuori. C’è bisogno di questo”.