Pierre Cardin, stilista italiano assolutamente rivoluzionario, è morto all’età di 98 anni. Una grave perdita per il mondo della moda, soprattutto se, facendo qualche passo indietro, ricordiamo le imprese da lui portate a termine. Nel 1950 Cardin fondò la sua casa di moda che porta ancora oggi il suo nome. La popolarità che riuscì ad ottenere era dovuta alla sua visione di stile all’avanguardia, volta al futuristico e allo spazio. Considerava gli abiti vere e proprie opere d’arte, definiva il corpo che lo indossava un “liquido che prende la forma del vaso” come ricorda Urbanpost. Amava le linee definite, pulite, spesso prediligendo veri motivi geometrici e silhouette unisex. Come dimenticare che vestì i Beatles, anticipò la moda Gender Less, sfilò sulla Muraglia Cinese e nella piazza Rossa a Mosca. (Aggiornamento di Anna Montesano)



ADDIO A PIERRE CARDIN

E’ morto all’età di 98 anni lo stilista Pierre Cardin, grande esponente della moda per tutto il Novecento. Di origini italiane ma naturalizzato francese, Pierre Cardin è deceduto presso l’ospedale di Neuilly, vicino a Parigi, molto probabilmente a causa della vecchiaia. Lo stilista nacque il 2 luglio del 1922 in quel di San Biagio di Callalata, un piccolo paese della provincia di Treviso, ma in Italia il futuro imprenditore vi resterà poco, visto che la famiglia decise di trasferirsi dopo pochi anni in Francia, dove Pierre crebbe e maturò.



La svolta arrivò nel 1939, quando il giovane Cardin si recò a Vichy per fare l’apprendista da un sarto, dove imparò a cucire. Finita la seconda guerra mondiale, dove lo stesso prestò servizio presso la Croce Rossa, venne assunto nel 1947 da Elsa Schiapparelli, ma è poco dopo che arrivò la svolta: Christian Dior, a seguito del rifiuto di Balenciaga, lo mise a capo della sua sartoria.

PIERRE CARDIN E PALAIS LUMIERE A VENEZIA

Nel giro di tre anni, nel 1950, Pierre Cardin si mise in proprio fondando la maison a suo nome divenuta poi famosa in tutto il mondo, e nel 1951 il mondo intero imparò a conoscerlo grazie ad una serie di costumi per un ballo in maschera a Venezia. La maison Pierre Cardin assunse una fama anche a livello internazionale e nel 1959 lo stilista entrò nel mercato giapponese, il primo in assoluto a vendere in Asia fra i grandissimi. Alta moda e lusso, ma senza dimenticarsi della gente comune, ed è per questo che lo stilista realizzò una collezione low cost per i grandi magazzini francesi Printemps: una mossa che fece andare su tutte le furie la Chambre Syndacale de la Couture, che lo cacciò, per poi tornare sui suoi passi. Nel 1971 inaugurò l’Espace Cardin, dimostrandosi all’avanguardia anche in questo caso, mentre nel 1979 sfilò sulla Grande Muraglia cinese. Negli ultimi anni ha acquistato varie tenute, fra cui Caì Bragadin, un Palazzo a Venezia, e sempre nella città lagunare aveva progettato il “Palais Lumiere”, una torre di 250 metri, che però fino ad oggi è rimasta solo sulla carta.