Ha fatto il giro del mondo la notizia del forfait alle Olimpiadi di Matteo Berrettini. Il 25enne tennista romano, fresco di secondo posto a Wimbledon dopo una spettacolare finale giocata ad armi pari contro il numero uno al mondo, Djokovic, ha deciso di rinunciare ai giochi olimpici di Tokyo, che prenderanno ufficialmente questo venerdì, fra 48 ore, per un problema muscolare. Una notizia che ovviamente ha rattristito il mondo del tennis italiano e in generale tutti gli amanti dello sport, che speravano di rivedere un’altra grande performance di Berrettini sui campi da gioco nipponici.



Niente da fare però, il risentimento muscolare lo ha obbligato a guardarsi le olimpiadi dal divano di casa, rimandando l’appuntamento a fra quattro anni. Una decisione che ha fatto storcere il naso a Nicola Pietrangeli, storico ex tennista italiano, che attraverso le colonne del Corriere dello Sport, così come si legge su Dagospia, ha esternato la sua amarezza: “Nel doppio Berrettini e Fognini potevano fare qualcosa; a Berrettini, giocando come stava giocando adesso, sarebbe spettata una semifinale come minimo”.



MATTEO BERRETTINI, FORFEIT ALLE OLIMPIADI: IL COMMENTO DI NICOLA PIETRANGELI

E ancora: “Quello di cui la gente non si rende conto è quanto sia difficile oggi arrivare in una semifinale di questi tornei. C’è una concorrenza tale, anche perchè ci sono tanti soldi coinvolti, che oggi ammazzano i padri e le madri. Quindi arrivare in una semifinale, specialmente di un Grande Slam, sebbene quest’anno abbiano ridotto i premi per colpa dell’epidemia, non solo è qualcosa di grande, sono 750mila euro…”.

Ma il passaggio più importante resta senza dubbio quello in cui Pietrangeli spiega perchè, secondo lui, Berrettini (numero uno italiano del ranking), potrebbe aver rinunciato ai Giochi Olimpici: “Io spero che non sia, come molti pensano, un po’ di paura da parte sua – commenta Pietrangeli – avrà un po’ di paura come probabilmente molti di questi hanno paura. Perchè lui a Tokyo una bella semifinale secondo me se la portava, se non di più…”.