Gli screen delle chiamate e un certificato medico proverebbero che tutto quello che ha detto Pietro delle Piane sia vero e quello che ha detto Fiore Argento no. Con questo presupposto oggi il compagno di Antonella Elia si è presentato ospite a Mattino5 per rispondere alle critiche che gli sono state mosse al grido di: “Io rispondo per me e dico la verità. Lei dice una cosa per un’altra. Non le ho dato la mano, sto avendo i miei problemi per questo. Antonella è stata destabilizzata, la parola di Fiore ha più valore perché è figlia di Dario Argento? Se ha ragione sempre lei che parlo a fare io?”. Pietro delle Piane non ha dubbi, la sua versione è quella reale e per questo ha portato le sue prove: “Il bar non l’ho scelto io, è lei che mi ha portato lì perché è un posto di un suo amico dove lei mangia lì quasi tutti i giorni. I paparazzi hanno iniziato a seguirmi qualche giorno dopo prima non li ho visti. Con Fiore erano mesi che ci sentivamo, vi ho mostrato lo screen delle chiamate, lei chiamava me da ottobre, ho portato anche il certificato medico che dimostra il mio mal di schiena, sono andato in auto, lei mente”.
L’INTERVENTO DI SIGNORETTI E I DUBBI SUL SUO COGNOME
E’ in questo momento preciso che interviene anche Riccardo Signoretti facendo presente che Pietro delle Piane continua a mentire perché l’ingrandimento della foto (che potrebbe essere ritoccata) non dimostra che i due non si sono tenuti la mano, il certificato medico è datato dopo l’uscita delle foto e non è di un ortopedico e, inoltre, le telefonate successive a fine gennaio potrebbero dimostrare solo la voglia di Fiore Argento di chiarire la situazione: “Il senso di fare la biopsia alle foto qual è? Fiore Argento, a differenza di voi due, non ha niente da guadagnarci e se lei conferma che le hai dato la mano ci credo. Tu hai fatto bingo con la visibilità ottenuta”. Altra storia poi per la questione del cognome “Delle Piane” che tanto ha fatto discutere nei giorni scorsi tanto da richiedere l’intervento di Anna Dalle Piane, la vedova di Carlo. In questo caso Pietro chiede scusa: “Intanto io porto questo cognome dal 2000 come nome d’arte con un atto notarile che vi ho portato. Porto questo cognome e da quando Carlo è in vita non c’è stata nessuna lite a riguardo. Ho chiesto ad un mio amico che seguiva il mio profilo di postare la foto di Carlo quando è morto con il cuore nero per rispetto, noi non siamo parenti. Evidentemente c’è stato un errore, hanno messo il like anche ai commenti dove c’è scritto non è il padre, c’è stato un errore e chiedo scusa. Mi scuso io anche per chi lo ha fatto”.