Pietro Genovese non evase gli arresti domiciliari nel 2021: lo ha stabilito il giudice monocratico di Roma con una sentenza con cui ha assolto il giovane dall’accusa di evasione che gli era stata mossa in seguito ad un controllo di rito. “Il fatto non sussiste“, afferma ora la sentenza di assoluzione, che peraltro accoglie la richiesta della procura di Roma. La vicenda risale al 16 gennaio 2021, quando il figlio del noto regista si trovava ai domiciliari per scontare la pena a 5 anni e 4 mesi per la morte delle ragazze Gaia von Freymann e Camilla Romagnoli, investite il 26 dicembre 2019 in corso Francia, a Roma.



Stando a quanto ricostruito dall’accusa, i carabinieri, in occasione di un controllo di rito, avrebbero citofonato a casa di Pietro Genovese senza ricevere risposta, ma non avrebbero provato a contattarlo, pur avendo il suo numero di cellulare. Il giovane, dal canto suo, nella scorsa udienza si era difeso spiegando di essersi addormentato e di non aver sentito il citofono suonare. Una versione che ha acquisito solidità in seguito alla testimonianza del portiere dello stabile.



PIETRO GENOVESE ASSOLTO, LA REAZIONE DELLA MAMMA DI GAYA

Il portiere del palazzo, rivedendo il video della telecamera di sorveglianza installata all’interno, non ha riconosciuto alcuna sagoma riconducibile a Pietro Genovese uscire dallo stabile, dunque non c’è alcuna prova dell’evasione. Per il giudice monocratico di Roma, dunque, Pietro Genovese non è evaso dai domiciliari. Gabriella Saracino, mamma di Gaia von Freymann, ha commentato a caldo la sentenza di assoluzione di Pietro Genovese pubblicando la notizia su Facebook: “Non avevo dubbi!“.

Il 25enne, che all’epoca dell’omicidio stradale aveva 21 anni, investì col suo suv le due ragazze mentre queste stavano attraversando la strada. Il ragazzo stava tornando da una cena e aveva un tasso alcolemico di quasi 3 volte superiore a quanto consentito dalla legge e sarebbe anche stato al cellulare. Dopo l’incidente, si era fermato e aveva aspettato l’arrivo dell’ambulanza. L’avvocato Gianluca Tognozzi, legale di Pietro Genovese, come riportato dall’Ansa, ha precisato che il fatto che il suo assistito sia stato assolto dall’accusa di evasione dei domiciliari “non cancella la drammaticità dei fatti“, ma ritiene “adeguata e rispettosa della giustizia degli uomini” la sentenza del tribunale.