Il caso di cronaca che ha sconvolto tutta la nazione e che coincide con la morte del quindicenne napoletano Ugo Russo, ucciso da un carabiniere fuori servizio mentre tentava di rubargli il Rolex che indossava al polso, continua a far parlare di sé. Poche ore fa, ai microfoni de “La Zanzara”, nota trasmissione radiofonica in onda su Radio 24, è intervenuto Pietro Ioia, il garante dei detenuti per il Comune di Napoli, a sua volta ex detenuto. “Per me due sono le vittime – ha affermato –: il carabiniere e il ragazzo. Non mi sento di stare dalla parte di uno dei due in particolare, però ritengo che la reazione del giovane carabiniere sia stata un po’ eccessiva, infatti è accusato di omicidio volontario”. Il militare, ricordiamo, non era in servizio, ma vagava in città con la pistola d’ordinanza: “Avrebbe dovuto lasciare a casa l’arma e il Rolex. Se non l’avesse avuto, nulla di tutto ciò sarebbe successo. Con quel tipo di orologio al polso a Napoli non giri. Addirittura, il sindaco ha fatto un’ordinanza rivolta ai turisti da anni, nella quale li si invita a lasciare il Rolex in albergo e a indossare un orologio di plastica”. Ioia si è poi detto dispiaciuto per la morte di un ragazzo così giovane, un ragazzo che ha sbagliato ma che, dice lui, non meritava quella fine. “Il carabiniere al primo colpo al petto avrebbe dovuto fermarsi. E poi sappiamo com’è Napoli, sai che con il Rolex puoi subire una rapina. Sei un carabiniere, devi sapere queste cose”.