Ha avuto degli sviluppi la denuncia di Pietro Maso nei confronti di Fedez. L’aveva presentata l’avvocato Alessio Pomponi in relazione al testo della canzone “No Game-Freestyle” che il rapper ha pubblicato nel giugno scorso. Vi è un riferimento alla vicenda processuale di Maso, che ha scontato una pena di oltre 30 anni di carcere per aver ucciso i suoi genitori nel 1991. Tornato libero nel 2015, Maso è stato citato da Fedez in un passaggio del brano: “Flow delicato, pietre di raso, saluti a famiglia da Pietro Maso, la vita ti spranga sempre a testa alta come quando esce sangue dal naso (…)”. Stando a quanto riportato da Sky Tg24, ora Fedez è indagato a Roma con l’accusa di diffamazione aggravata nei confronti appunto di Pietro Maso.
Questi nella denuncia scrive che nella canzone «è richiamata in maniera esplicita la drammatica vicenda personale e processuale che mi ha visto coinvolto». Ma che ha superato dopo anni di «faticoso e doloroso percorso personale», ha aggiunto Pietro Maso.
PIETRO MASO VS FEDEZ “ESPRESSIONI DIFFAMATORIE”
Nella denuncia sporta da Pietro Maso questi attacca Fedez per «le espressioni utilizzate, riferite e riferibili in maniera chiara, diretta ed esplicita al sottoscritto». L’uomo le giudica «oggettivamente diffamatorie e non possono essere certamente ricondotte all’uso di immagini forti appartenenti al genere musicale o alla cifra artistica degli autori, ovvero a vicende personali assimilabili». In attesa di conoscere la posizione di Fedez, che non si è ancora espresso sulla vicenda, si apprende quella di Maso, secondo cui la «libertà di espressione e di manifestazione del proprio pensiero, anche e soprattutto nel caso di specie… non può determinarsi in modo da ledere l’onorabilità altrui». Nella denuncia ha fatto anche notare che attualmente la sua vicenda «non assume alcun interesse in termini di attualità e rilevanza storica».