Pietro Mozzi, 73 anni, piacentino, laureato in Medicina all’Università di Parma, ma poco avvezzo ai dogmi della scienza. Questo è l’identikit del famoso ‘guru’ della dieta dei gruppi sanguigni, considerato un ‘guaritore’ alimentare per molti pazienti che sono stati in cura da lui.
La fama l’ha raggiunto da ormai più di dieci anni, complice un primo libro nel 2012 e una nuova fresca pubblicazione, oltre a diverse partecipazioni ai salotti televisivi di intrattenimento, in cui ha espresso più volte le sue teorie fuori dai canoni tradizionalisti della medicina. Eppure, nonostante l’inaspettato successo, è rimasto coi piedi per terra, al punto che, come lui stesso ha dichiarato, guida ancora una Fiat Uno del 1991. A ‘La Verità’ ha rilasciato di recente un’intervista a cuore aperto, in cui si è raccontato parlando delle critiche e dello scetticismo da cui nel tempo è stato circondato, trovando però soddisfazione nelle molte lettere che i pazienti gli inviano costantemente giorno dopo giorno, insieme ai ringraziamenti che riceve anche di persona.
Mozzi e le contestazioni dai colleghi medici
Ad averlo sempre ‘osteggiato’ e criticato sono sempre stati soprattutto i colleghi medici, che lo accusarono, e lo accusano tutt’oggi, della mancanza di evidenze scientifiche in quella che ormai è diventata famosa come ‘dieta Mozzi’. Ma il dottore piacentino ha sempre ribattuto senza saccenteria e senza voler far considerare le sue teorie come qualcosa di insindacabile. Anzi, a proposito di assenza di evidenze, durante l’intervista, ha anche sfiorato la zona ‘no vax’, lasciando intendere come l’obbligo vaccinale anti-Covid sia stato imposto: “Io rispetto tutti, chi si vuole vaccinare si vaccini. Non sopporto l’obbligo in mancanza di una vera legge. La medicina non è una scienza esatta, è venuto a mancare il dubbio”.
Per poi aggiungere: “Quando ero all’università ci insegnavano che durante le epidemie non si vaccinano le persone perché ciò determina facilmente delle modificazioni del virus. Adesso fanno il contrario. Avevano ragione 40 anni fa o hanno ragione adesso?”. Come lo stesso Mozzi ha dichiarato, inoltre, ha sempre fondato le sue affermazioni sul dubbio, lasciando poi che fossero i fatti eventualmente a dargli ragione. Nel suo ultimo libro aggiunge dettagli alla sua dieta, con combinazioni alimentari non solo legate all’appartenenza a uno specifico gruppo sanguigno, ma anche in base alla stagione dell’anno.