Pietro Orlandi torna a Verissimo per rivelare nuove informazioni in suo possesso in merito alla scomparsa della sorella Emanuela, avvenuta il 22 giugno 1983. La sua battaglia per la verità e il ritrovamento della sorella è anche al centro di una spettacolo teatrale, “Pietro Orlandi, Fratello”, scritto e diretto da Giovanni Franci e interpretato da Valerio Di Benedetto. «Ero e sono il fratello di Emanuela. Lo sarò sempre, fino a quando la verità non verrà fuori. Lo sarò anche dopo. Ho sempre detto che fino a quando non trovo i suoi resti per me è un dovere cercare Emanuela viva», ha dichiarato nei giorni scorsi a Vanity Fair. In questo momento ci sono tre inchieste aperte sulla scomparsa della sorella, una del Vaticano, l’altra della procura di Roma e la terza della Commissione che però non è ancora partita, ma è diventata legge.



«Adesso ci auguriamo che i senatori e i deputati accelerino i tempi per costituirla. Io auspico che lo facciano nel più breve tempo possibile perché l’attesa è la parola che ci ha accompagnato in questi 40 anni», ha aggiunto Pietro Orlandi. L’attesa è fonte di nervosismo per il fratello di Emanuela Orlandi, ma del resto è comprensibile visto che aspetta da quattro decenni la verità sulla scomparsa della sorella. «Spero che questa Commissione si costituisca in tempi brevi perché ho molta fiducia e penso che possa fare delle cose che non sono state fatte in precedenza».



PIETRO ORLANDI “ASPETTO CHE MIA SORELLA EMANUELA TORNI…”

Lo spettacolo teatrale ripercorre anno dopo anno la battaglia di Pietro Orlandi, tra depistaggi, ricatti e patti oscuri che hanno caratterizzato la ricerca della verità del fratello di Emanuela. Quando è scomparsa aveva 15 anni, uscita di casa non vi ha fatto più rientro il 22 giugno 1983. «Purtroppo la prima immagine che mi viene sempre in mente di lei, ogni volta che ci penso, è quando è uscita di casa e se n’è andata», ha ricordato il fratello di Emanuela Orlandi ai microfoni di Vanity Fair. Quel giorno doveva andare a lezione di musica.



«Mi aveva chiesto di accompagnarla ma faceva troppo caldo e mi ero rifiutato. Avevamo un po’ bisticciato, come accade tra fratelli a quell’età. Poi ha chiamato a casa per dire che insieme a un’amica è stata contattata per fare un po’ di volantinaggio quel pomeriggio», ha proseguito il fratello di Emanuela Orlandi. «Non avrei mai pensato che quella sarebbe stata l’ultima in cui l’avrei vista, fino ad oggi. Spero e aspetto che prima o poi, Emanuela possa rientrare da quella porta. Perché la ricerca della verità deve trovare così tanti ostacoli?», continua a chiedersi Pietro Orlandi, pronto a fare nuove rivelazioni a Verissimo.