Il mondo dell’atletica è in lutto perché è morto Pietro Pastorini, uno dei maestri della marcia azzurra che ha scoperto diversi talenti e campioni. La notizia del decesso è stata data ieri: Pastorini, che aveva 87 anni, era nato a Galliavola ma viveva a Milano, in particolare nel quartiere di Quarto Oggiaro, dopo il trasferimento negli anni ’60. Tra i suoi grandi meriti c’è quello di aver portato l’atletica tra i giovani della periferia meneghina, ma tra i suoi grandi successi c’è l’oro mondiale vinto da Michele Didoni nella 20 km di marcia quando aveva 21 anni e l’argento della 50 km vinto da Giovanni Perricelli a Göteborg nel 1995.



Oltre ad aver fondato la Nuova Atletica Astro, Pietro Pastorini ha anche animato la marcia femminili e periodicamente è stato allenatore di Annarita Sidoti. Ma ha anche promosso il Trofeo Ugo Frigerio dedicato alle giovani promesse dell’atletica e organizzato diverse gare ed eventi, oltre ad aver prestato la sua voce inconfondibile, perché roca, come speaker. Non è un caso se Pietro Pastorini viene chiamato Pietro il Grande, perché rappresentante di uno sport pulito e con la sua umanità ha sottratto decine di ragazzi alla delinquenza.



PIETRO PASTORINI, UNA “FABBRICA” DI CAMPIONI

Pietro Pastorini ha lanciato una scuola da cui sono usciti talenti e campioni, in particolare persone, perché per il maestro la marcia è una scuola di vita e lo sport può essere una strada per arrivare al proprio riscatto. Principi a cui è rimasto fedele e che ora si vogliono celebrare con un premio in suo onore. Infatti, il campione olimpionico Maurizio Damilano ha lanciato questa proposta. Di sicuro, la Federazione di atletica farà osservare un minuto di silenzio, mentre ci sono persone vicine a Pietro Pastorini che propongono una staffetta per ricordare l’impegno prestato per gli atleti, a partire da Ugo Frigerio, a cui aveva dedicato un trofeo importante.



Nel 2017 era stato premiato con la Quercia al merito di III grado, che è l’onorificenza dell’atletica italiana più alta. Infine, Stefano Mei, presidente della Fidal, ha espresso ai familiari di Pietro Pastorinile più sentite condoglianze“, anche a nome del Consiglio federale e più in generale del mondo dell’atletica, mentre Fidal Lombardia lo ha definito “un gigante tra i tecnici della marcia“.