Una delle presunte vittime di Pietro Tamburella, il “guru” della comunità spirituale “Umani in divenire” accusato di abusi sessuali in provincia di Teramo, ha raccontato il suo inferno ai microfoni de La Stampa sottolineando i pericoli dietro sette e santoni che prima irretiscono le persone e poi ne fanno quello che vogliono fino alle estreme conseguenze. Un fenomeno che in Italia, ad oggi, vedrebbe almeno 500 gruppi attivi e che è tornato prepotentemente alla ribalta delle cronache con il caso atroce della strage di Altavilla Milicia, nel Palermitano.



Pietro Tamburella, noto agli adepti come “Aquila senza nido”, secondo una delle 11 donne che lo avrebbero denunciato – portandolo a processo – avrebbe conquistato la fiducia con un sistema rodato in cui a una iniziale fase di adulazione sarebbe seguita quella delle violenze fisiche e psicologiche. “Un uomo che mi ha devastato di parole fin dal primo giorno. Mi riempiva di complimenti (…). Mi stordiva di parole, sono finita in un vortice“, ha raccontato la donna al quotidiano prima di spiegare il suo calvario.



Pietro Tamburella accusato di abusi, la testimonianza di una delle presunte vittime

A Teramo, oltre a Pietro Tamburella, accusato di abusi sessuali, sarebbe stata rinviata a giudizio anche la sua segretaria, Valeria Ficarra. Una donna che, secondo il racconto della presunta vittima, avrebbe obbedito “a ogni suo ordine” restandogli sempre “attaccata”. Sono 11 le donne ad avere denunciato il sedicente “guru” della comunità abruzzese “Umani in divenire” con sede a Floriano di Campli.

E questo è il racconto di una delle violenze che l’uomo avrebbe agito contro un’adepta: “Eravamo tornati nell’appartamento. Lui dice alla segretaria: ‘Secondo te è pronta?’, lei annuisce. Io non capisco. Mi chiede di avvicinarmi alla parete. Mi mette le mani al collo, mi strangola. Mi fa mancare il respiro per un sacco di tempo. Vedevo tutto nero (…). Quando ha mollato la presa, diceva ‘Resta cosciente, respira’ (…). Mi hanno violentato prima a turno, poi insieme“. Dopo l’episodio, la donna avrebbe reagito incassando però una valanga di insulti: “Lui ha preso a massacrarmi: ‘Devi sparire. lo non trasporto cdaveri. Farai una vita da morta. Sei una persona inutile’“. Pietro Tamburella ha respinto ogni accusa e continua a dirsi innocente. La donna, però, non ha dubbi: “È un manipolatore seriale. Al primo campanello d’allarme, bisogna fuggire da persone del genere. Basta un attimo per finire all’inferno“.