Pif e il finto gossip su Miriam Leone: “Io restavo sul vago…”

La puntata odierna de La Volta Buona di Caterina Balivo ha accolto uno dei personaggi più impegnati, tra cinema e tv, nell’accendere i riflettori sui malesseri della società con particolare riferimento alla malavita organizzata: PIf. Il regista è partito scherzando sul suo percorso scolastico, scandito da un piccolo passo falso che gli costò la bocciatura al liceo. Con ironia ha però colto l’occasione per sottolineare come non ci sia alcun legame tra il rendimento scolastico e l’effettiva concretizzazione dei propri sogni.



Ultimata la simpatica gag sul percorso scolastico, Pif ha raccontato anche un simpatico retroscena legato al gossip: “C’è stato un periodo in cui la gente pensava che io fossi fidanzato con Miriam Leone; anche i miei amici intimi lo pensavano. Io non potevo dire una bugia, quindi restavo sul vago… Ma in realtà non c’è mai stato nulla”.



Pif, dal David di Donatello con ‘La Mafia uccide solo d’estate’ al ritorno in tv con ‘Ciao Marziano’

Pif – ospite a La Volta Buona – non poteva non menzionare anche il prossimo impegno televisivo “Ciao Marziano”, che lo vedrà toccare temi di ogni genere a partire da questa sera su Rai 3. “Ogni giorno c’è una cosa diversa, un po’ come la vita. Ci sono cose leggere e pesanti; essendo di Palermo tendo a parlare di Mafia. Per me non è solo un discorso di lotta alla Mafia, ma è l’idea di poter cambiare le cose; meglio vivere provandoci che rassegnati. E’ sbagliato parlarne sempre, ma è altrettanto sbagliato non parlarne, bisogna trovare un equilibrio”.



Il tema della lotta alla Mafia torna anche quando Pif ricorda il David di Donatello ricevuto grazie al grande lavoro cinematografico con “La Mafia uccide solo d’estate”. “E’ stato bellissimo perché avevo un’incoscienza pura, volevo raccontare qualcosa e ho avuto la fortuna di trovare dei produttori… Quel film ha contribuito ad aiutare a girare un film, aprire un negozio senza dover pagare il pizzo”. Il regista ha poi concluso parlando di sua figlia Emilia: “Vorrei che crescesse comprendendo l’importanza della resistenza. E’ ancora piccola per capire, ma se tu la abitui a crescere con questo pensiero è un bene”.