La maggioranza, nella bozza della risoluzione al Def al voto nella Camera dei deputati,  impegna il Governo “ad agevolare gli investimenti orientati a promuovere un nuovo modello di sviluppo produttivo ed industriale, efficiente sotto il profilo delle risorse e competitivo, orientato alla crescita, all’innovazione tecnologica e alla creazione di lavoro; a promuovere lo sviluppo del capitale umano”.



Tal generica disposizione d’animo, dei maggiorenti la maggioranza, fa voler bene ai suddetti. Talmente bene che vien voglia di dare una mano: la proposizione principale sta nel voler “agevolare gli investimenti”? No, non si dica sia poco, di questi tempi… a poterlo fare. Dunque, un nuovo modello di sviluppo produttivo e industriale. Modello che, per quanto nuovo potrà essere, dovrà – temo – ancor dover funzionare facendo la spesa per generare la ricchezza.



Bene investimenti allora, all’uopo orditi, per poterla fare! Vorranno investire le imprese se non avranno la certezza di poter vendere quel sovrappiù che proprio quegli investimenti avranno consentito di poter produrre? Lo Stato, già indebitato oltre misura, potrà investire per migliorare la produttività generale del Paese, ancor più privato dei ristori fiscali che incassa dallo scambio economico?

I consumatori avranno da investire per fare la spesa, smaltire il prodotto, spronare le imprese a investire e, tenendo attivo il ciclo, pure lo Stato a fare lo stesso? Al fin… mi voglio rovinare, sempre con quella maledetta spesa, poter creare pure il lavoro poi remunerarlo? Per quel che riguarda lo sviluppo del capitale umano, non scalmanatevi; tra i giovani ce n’è a sufficienza, per lo più sottoutilizzato e mal pagato.