Cresce l’attesa per l’arrivo in Italia della pillola anti-Covid di Pfizer, l’antivirale che è stato approvato da FDA e Ema che potrebbe consentire un colpo di reni consistente nella lotta al coronavirus. La commercializzazione nel nostro Paese, salvo sorprese dell’ultimo momento, dovrebbe arrivare ad inizio 2022, anche se una data precisa non è ancora stata comunicata. Intanto dagli Stati Uniti arrivano le prime comunicazioni da parte degli esperti che consigliano la massima cautela nell’assunzione dell’antivirale con altri farmaci.



L’antivirale Paxlovid, questo il nome della pillola Pfizer, infatti potrebbe causare delle reazioni avverse se presa con altri farmaci, soprattutto se forti. Intervistato dalla Nbc Peter Anderson, docente di Scienze farmaceutiche all’Università del Colorado, ha sottolineato: “Potrebbe avere interazioni anche gravi e pericolose per la vita con altri farmaci tra cui alcuni fluidificanti del sangue, le statine e gli antidepressivi”. Il via libera all’uso della pillola da parte della FDA è arrivato solo qualche giorno fa e i pareri degli esperti mettono subito in guardia.



PILLOLA ANTI-COVID PFIZER, LE RACCOMANDAZIONE DELLA FDA

Le interazioni dell’antivirale Paxlovid, la pillola anti-Covid Pfizer, con alcuni farmaci sono state evidenziate anche dalla stessa FDA che infatti non l’ha raccomandato per le persone con gravi malattie renali o epatiche. Un portavoce di Pfizer, in una dichiarazione al sito The Hill, ha sottolineato che le eventuali “interazioni con altri farmaci sono state esaminate in una serie di test in vitro e studi clinici”. Alcuni farmaci potrebbero essere soggetti a controindicazioni, “tuttavia, alla luce del fatto che il trattamento ha una durata breve di 5 giorni, in combinazione con la dose bassa di ritonavir (uno dei principi attivi utilizzati, ndr) di 100 milligrammi, riteniamo che i professionisti in ambito sanitario troveranno la maggior parte delle interazioni genericamente gestibili”.



La Food and Drug Administration ha precisato che Paxlovid è disponibile solo su prescrizione medica e la terapia va cominciata il prima possibile dopo la diagnosi, entro 5 giorni dall’insorgenza dei sintomi. Il trattamento prevede la somministrazione di 3 compresse, 2 di nirmatrelvir e una di ritonavir, da assumere insieme 2 volte al giorno per 5 giorni, per un totale di 30 compresse.