L’Aifa ha deciso di rendere gratuita la pillola anticoncezionale. Giovanna Scroccaro, presidente del comitato prezzi e rimborsi dell’Aifa, ha motivato questa decisione a Quotidiano Sanità spiegando che “da sempre in Italia c’è uno scarso ricorso alla contraccezione e questo ora potrà cambiare”. I dati, però, smentirebbero questa affermazione, mostrando che gli anticoncezionali sono sempre più utilizzati nel nostro Paese.
I dati in questione sono stati forniti dall’Associazione italiana ginecologi ostetrici cattolici, che mostrano come nel 2015 la dose media di un farmaco assunta al giorno ogni 1.000 abitanti fosse pari a 97,7 mentre nel 2021 questo stesso dato è salito a 138,5. La stessa associazione ha quindi stimato il costo della gratuità della pillola, ottenendo una cifra maggiore rispetto a quanto preventivato dall’Aifa: tenendo conto della la dose media di farmaco e del numero di donne in età fertile nel 2021, è stata calcolata una spesa stimata in 302.441.604 euro in un anno. Contro i 140 milioni di euro calcolati dall’Aifa a carico dello Stato. Questo dato con molta probabilità potrebbe essere sottostimato per il 2021, sottolinea l’Associazione tra le pagine de La Verità, e non tiene conto delle donne che potrebbero decidere di assumere la pillola anticoncezionale approfittando del fatto che sia gratuita. Non c’è solo la questione economica, ma anche quella della salute delle donne e degli effetti collaterali della pillola anticoncezionale.
Pillola anticoncezionale gratuita, allarme Aigoc: “aumento rischio tumori a seno e cervice uterina”
L’Associazione italiana ginecologi ostetrici cattolici sottolinea che assumere estroprogestinici, vale a dire la pillola combinata, ha come effetto l’aumento del rischio di tumore al seno, alla cervice uterina e al fegato, un allarme lanciato anche dal National Cancer Institute del dipartimento della Salute e dei Servizi umani degli Stati Uniti. Già nel 2017 inoltre uno studio danese aveva preso in considerazione tutte le donne di età compresa tra i 15 e i 49 anni, mostrando aumento tra il 20% e il 60% – a seconda del tipo di pillola anticoncezionale assunta – del rischio di sviluppare un cancro al seno.
Quotidiano Sanità ha spiegato che “il ministero della Sanità, tuttavia, essendo l’Aifa un organismo indipendente, non avrà possibilità di intervenire sulla decisione” di rendere gratuita la pillola anticoncezionale per tutte le donne. Una scelta che, però, non tiene conto della potenziale minaccia alla salute femminile.