Anche per le minorenni non c’è obbligo di ricetta per la pillola dei 5 giorni dopo. Lo ha abolito l’Aifa, che oggi ha annunciato il via libera. Non sarà quindi più necessaria la prescrizione medica per dispensare alle minorenni il farmaco Ulipistral acetato (EllaOne), quello usato per la contraccezione di emergenza fino a 5 giorni dopo il rapporto sessuale. Per l’Agenzia italiana del farmaco la Determina n. 998 dell’8 ottobre ha dato una svolta alla tutela della salute fisica e psicologica delle adolescenti. Nicola Magrini, presidente Aifa, ha precisato nel comunicato ufficiale che “si tratta di contraccezione di emergenza e che non è un farmaco da utilizzare regolarmente”, ma ha anche spiegato che lo ritiene pure “uno strumento etico in quanto consente di evitare i momenti critici che di solito sono a carico solo delle ragazze”. Con l’acquisto in farmacia si riceve un foglio informativo che ha lo scopo di promuovere una contraccezione informata per evitare un uso inappropriato della contraccezione di emergenza.



PILLOLA DEI 5 GIORNI DOPO: VIA OBBLIGO PER MINORENNI

L’Aifa, annunciando il via libera alla pillola dei 5 giorni dopo per le minorenni, ha comunicato anche che svilupperà un sito ad hoc con indicazioni approfondite riguardo la contraccezione. E ha citato la Relazione al Parlamento del Ministro della Salute nel giugno 2020, nella quale si indica che, secondo i dati 2018, “l’aumento dell’uso della contraccezione d’emergenza (levonorgestrel (Norlevo), la cosiddetta “pillola del giorno dopo”, e ulipistral acetato (EllaOne), la “pillola dei 5 giorni dopo”) ha inciso positivamente sulla riduzione delle interruzioni volontarie di gravidanza (IVG), che è in continua e progressiva diminuzione dal 1983”. Eliminando l’obbligo di prescrizione medica per la contraccezione di emergenza per le minorenni si intende favorire il raggiungimento della cosiddetta meta della riduzione del tasso di concepimento sotto i 18 anni “nel quadro di miglioramento, in particolare, della salute sessuale delle adolescenti e, più in generale, della salute pubblica”, conclude il comunicato Aifa.

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