Milioni di noi assumono pillole vitaminiche ogni giorno: nel 2022, i consumatori britannici hanno speso più di 500 milioni di sterline in integratori, come vitamina C, D, B12 e minerali ferro e calcio. Quanto bene fanno, però, queste pasticche? Uno studio recente, pubblicato ad agosto sul Journal of Clinical Investigation, ha riferito che quando i topi con tumori ai polmoni venivano alimentati regolarmente con dosi elevate di vitamine C ed E, i loro tumori crescevano e si diffondevano più rapidamente. Si tratta di due vitamine importanti per gli esseri umani, che si trovano negli alimenti. Nonostante questo, si stima che quattro di noi assuma abitualmente integratori di vitamina C, individualmente o come parte di un regime multivitaminico quotidiano.
Le scoperte degli scienziati del Karolinska Institute di Stoccolma, in Svezia, suggeriscono che il consumo di queste due vitamine in quantità superiore al fabbisogno corporeo favorisca il cancro ai polmoni a crescere, stimolando la crescita di nuovi vasi sanguigni, fornendo sangue più ricco di ossigeno per migliorare la sua crescita e diffusione. I ricercatori, nello studio, hanno iniettato ai topi cellule tumorali del polmone prima di somministrare loro dosi crescenti di vitamine C ed E attraverso l’acqua potabile. Hanno poi effettuato regolari ecografie per monitorare la formazione dei vasi sanguigni che aiutano le cellule tumorali a formare un tumore solido. Secondo gli studiosi, non vi sono prove che vitamina C ed E causino il cancro ai polmoni ma può accelerare la loro crescita nel caso di tumori non ancora diagnosticati.
Pillole vitaminiche fanno crescere i tumori cancerosi
Lo studio del Karolinska Institute di Stoccolma è stato condotto sui topi ma i risultati hanno sollevato preoccupazioni, considerate le alte dosi di integratori vitaminici assunti dall’uomo. Le vitamine C ed E sono antiossidanti, dunque proteggono le cellule del corpo dai danni causati dai radicali liberi dannosi ma in grande quantità potrebbero essere deleterie per l’organismo. Come ha spiegato il professor Martin Bergo, esperto di bioscienze e nutrizione che ha guidato la ricerca presso l’Istituto Karolinska, “questi antiossidanti attivano un meccanismo che induce i tumori cancerosi a formare nuovi vasi sanguigni”.
Il primo a suggerire una connessione tra l’uso eccessivo di integratori e i tumori è stato uno studio del 2019 pubblicato sulla rivista Annals of Internal Medicine, che ha monitorato 27.000 adulti statunitensi di età superiore a 12 anni. La ricerca ha scoperto che l’assunzione di integratori di calcio ad alte dosi – più di 1.000 mg al giorno – raddoppiava le possibilità di una persona di morire di qualsiasi tipo di cancro. Consumare più di 1.500 mg al giorno, secondo il servizio sanitario nazionale britannico, può causare mal di stomaco e diarrea ma secondo i ricercatori della Tufts University in Massachusetts, gli effetti avversi a lungo termine derivanti da un’elevata assunzione di calcio potrebbero essere molto più gravi per alcune persone.