Può un aereo in partenza da Londra (aeroporto di Heatrow) e diretto al “John Fitzgerald Kennedy” di New York avere ai suoi comandi un pilota senza patente? La risposta più logica sarebbe “no”, ma in realtà è proprio ciò che è successo lunedì 2 maggio a circa 300 passeggeri di un volo “Virgin Atlantic”. Facciamo subito chiarezza, però, onde evitare di generare confusione: il pilota era pienamente qualificato per condurre il velivolo secondo le norme britanniche, ma non aveva completato l’ultimo step richiesto dalla sua compagnia, vale a dire un “volo di valutazione finale”, accanto a un capitano abilitato come istruttore.
Il pilota “senza patente”, infatti, in questo volo era stato affiancato da un collega esperto e con migliaia di ore di volo alle spalle, il quale non ha tuttavia il grado di istruttore. Il problema evidentemente è emerso tardi, quando l’aereo era già decollato da 40 minuti e scorgeva già le coste d’Irlanda. A quel punto, nonostante l’aviazione britannica considerasse entrambi “debitamente autorizzati e qualificati per condurre il volo”, per non violare i protocolli aziendali i due hanno fatto operato un’inversione a U nei cieli ed eseguito un dietrofront, facendo così ritorno a Londra.
PILOTA NON HA LA PATENTE, LA COMPAGNIA: “ERRORE DI ROTAZIONE”
Ovviamente, le persone a bordo dell’aereo si sono meravigliate nel vedere il mezzo fare ritorno all’aeroporto di partenza, dato che non erano a conoscenza della problematica inerente alla patente del pilota. Nella capitale britannica, quest’ultimo è stato sostituito da un collega qualificato e l’Airbus è atterrato a New York due ore e 40 minuti in ritardo rispetto al cronoprogramma iniziale. Oltre al danno, la beffa: non è previsto nessun rimborso per i passeggeri, in quanto “Virgin Atlantic” lo eroga solo quando il ritardo supera le quattro ore.
La compagnia, come riporta il “Corriere della Sera”, ha commentato l’accaduto in questi termini: “È stato un errore di rotazione. Il primo ufficiale qualificato, che volava accanto a un capitano esperto, è stato sostituito con un nuovo pilota per garantire la piena conformità con i protocolli di formazione di Virgin Atlantic, che superano gli standard del settore. Ci scusiamo per l’inconveniente causato ai nostri clienti”.