PinaAuriemma
ospite ad Ogni Mattina. La “maga” del delitto Gucci, prima confidente poi antagonista di Patrizia Reggiani nel processo che ha portato alla condanna di entrambe per l’omicidio dell’erede della maison di moda. Nel programma condotto da Adriana Volpe, la Auriemma ha spiegato come il film in lavorazione “House of Gucci” abbia suo malgrado riacceso i riflettori sulla vicenda e di conseguenza anche su di lei: “Io volevo essere dimenticata come persona. Vivo questi giorni con molta agitazione, perché delle mie colpe certamente ci sono state, questo non si può negare; puoi scontare la pena socialmente, con la giustizia, ma con te stessa non la puoi scontare. Quindi già c’è una parte di te che vive male perché hai a che fare con la tua coscienza: adesso riportare di nuovo, non solo con te stessa ma anche con gli altri, questa tragedia – perché è una tragedia – non mi fa stare bene“.
Pina Auriemma: “Io cartomante? No, era la Reggiani che…”
Pina Auriemma ha continuato: “Mettiamo le cose in chiaro: io non vivevo con la signora Reggiani. C’erano dei periodi in cui la frequentavo, altri periodi molto lunghi in cui non la frequentavo. Io lavoravo, avevo la mia vita. Però eravamo molto amiche. Ho sbagliato moltissimo a non capire determinati soggetti. Probabilmente ero una superficiale. Io cartomante? Mi viene da ridere. Non solo non l’ho mai praticata, non ci credo, è un attentato alla mia intelligenza, ma purtroppo c’è questa diceria perché io accompagnavo la signora Reggiani che aveva la passione della cartomanzia. Tanto che lei ha avuto questa passione che in carcere ha fatto arrivare una cartomante (per truffa) e la signora Reggiani si ci recava tutti i giorni, dalla mattina alla sera, pur sapendo che era in carcere per truffa. Non solo, a sua volta si è fatta truffare perché la cartomante prima di uscire di prigione aveva chiesto alla Reggiani un bracciale d’oro per magnetizzarlo. Quando si è accorta che è stata imbrogliata, l’ha denunciata. La signora Reggiani ha vinto questo processino, ora non so se lei vada ancora dalle cartomanti“.
Pina Auriemma: “Doveva essere una truffa”
Il racconto di Pina Auriemma prosegue: “Come si fa a dire chi era Patrizia Reggiani con cinque gradi di narcisismo che le sono stati riscontrati durante il processo? La mia responsabilità nel delitto Gucci? Sì, sono responsabile di averle fatto conoscere dei personaggi che non erano all’altezza della situazione. Era partita come truffa, devo dire la verità, poi lei è scesa in campo da sola, io l’ho saputo dopo: non so cos’abbia detto a questi personaggi. Se mi dovevo dissociare? Non erano dei delinquenti, è lei che li ha portati sulla strada della delinquenza, tanto è vero che uno si è laureato in carcere. All’inizio la tv aveva detto che avevano sparato al portiere e non a Maurizio Gucci: lei era disperata. Sapeva che io potevo essere l’anello debole. Dopo 3 giorni a St. Moritz, con Maurizio ancora all’obitorio, era disperata perché le pareti non erano di suo gradimento“.