In Gran Bretagna è esplosa la cosiddetta Pingdemic, la pandemia del Ping. Tutta colpa, o forse merito potrebbe dire qualcuno, dell’applicazione di tracciamento anti covid, che nel Regno Unito, a differenza dell’Italia, è stata scaricata da quasi tutta la popolazione: una volta che si entra in contatto con un infetto, anche se lontanamente, arriva il ping sul telefono, il segnale che bisogna appunto mettersi in isolamento. Si calcola, come scrive il Corriere della Sera, che al momento siano circa un milione e 700mila i lavoratori che sono costretti alla quarantena, e fra di loro, come noto, vi sarebbe anche il primo ministro Boris Johnson, nonché Keir Starmer, leader dell’opposizione laburista.



Il risultato è un mezzo caos in quanto, con il dilagare delle quarantene, sono stati presi d’assalto i supermercati e i camionisti non riescono a consegnare in tempo in quanto anche il loro personale è decimato; scarseggiano quindi ovunque prodotti freschi come pesce, frutta, verdura, ma anche merce basilare come l’acqua e la carta igienica. Alcune catene, non avendo merce da mettere sugli scaffali, sono state addirittura costrette a chiudere i propri punti vendita.



PINGDEMIC, COS’E’? CHIUDONO PUB, RISTORANTI, BENZINAI: TROPPA GENTE IN QUARANTENA

Colpiti anche i pub e i ristoranti, a cominciare da quello dell’hotel Ritz di Londra, rimasto aperto anche durante i bombardamenti dei nazisti della seconda guerra mondiale, ma costretto ora a chiudere a causa della quarantena. Ripercussioni anche sui trasporti, con numerose linee della metropolitana di Londra sospese, così come quelle della rete ferroviaria, e non va meglio agli automobilisti, alla luce della scarsità di benzina.

La Pingdemic è quindi l’ennesimo risvolto negativo di una campagna di contenimento del virus in Inghilterra che da molti è stata giudicata scellerata: nonostante i contagi siano schizzati alle stelle il governo ha deciso di eliminare qualsiasi tipo di restrizione a partire dal 18 luglio scorso, mentre, nel resto d’Europa, sono tornati i coprifuoco e il green pass è stato esteso a svariate attività.