Pier Francesco Pingitore: “Sangiuliano? Il diluvio di attacchi lascia perplessi”
Pier Francesco Pingitore, dopo aver accarezzato il mondo del giornalismo si è dedicato completamente al cinema, diventando regista, sceneggiatore, drammaturgo ma anche cabarettista, dando vita al Bagaglino, format di gran successo che avrebbe fatto la storia della televisione. Intervistato da Il Giornale, l’artista parte da quanto accaduto nel mondo della politica nell’ultima settimana, con il caso Sangiuliano: “Il diluvio di attacchi che gli è piovuto addosso lascia perplessi. Quando un giorno lontano si cercheranno i motivi di una simile crociata, ci si stupirà di non trovare la valanga di turpitudini immaginata”, spiega. Secondo il regista, se anche Sangiuliano fosse stato il peggior ministro del mondo, “oggi direi che è stato ottimo” per quanto accaduto per via dell’opinione mediatica.
Pier Francesco Pingitore: “La cultura da sempre in mano alla sinistra”
Sul taglio dei fondi al cinema, che ha scatenato le reazioni di registi e produttori come Nanni Moretti, che ha protestato al Festival del Cinema di Venezia, Pier Francesco Pingitore afferma: “Io penso che le leggi le debba fare il Parlamento. E ovviamente che ciascuno abbia il diritto di protestare”. Di politica, il regista e sceneggiatore, parla ancora spiegando il suo orientamento, mai nascosto: “Ho avuto un certo successo nel teatro, nel cabaret, nel cinema, in televisione… Quando si sono accorti che non ero di sinistra, era troppo tardi…”.
Nonostante ciò, “a un certo punto avrei tanto voluto diventare di sinistra”, racconta ancora Pingitore a Il Giornale, aggiungendo che “non c’era più posto” da quella parte. La cultura, spesso in mano agli uomini di sinistra, secondo il regista potrebbe anche cambiare binari ed essere guidata dalla destra ma al momento gli uomini e le donne in grado di scalzare il potere culturale, anche se ci sono, “faticano a farsi vedere”, spiega.